Andrea Pennacchi è Pojana (con i suoi fratelli)

Al Teatro Galli di Rimini il 30 novembre

30 novembre 2023

Un avido padroncino del Nordest ossessionato dagli “schei”, dalle armi, dai neri e dalle tasse, che ha sempre pronto un giudizio sui tempi e una battuta non troppo velatamente razzista. A molti telespettatori basta questo rapido profilo per riconoscere Franco Ford, il Pojana, un personaggio mitologico inventato da Andrea Pennacchi, protagonista di molte puntate di Propaganda Live, trasmissione condotta da Zoro su La7. Ma il Pojana è in realtà solo l’ultimo di una genìa, uno tra i personaggi di una straordinaria galleria inventata da Pennacchi, che dà vita con sarcasmo a una maschera veneta contemporanea. L’occasione di ritrovarli tutti assieme è Pojana e i suoi fratelli, spettacolo di Pennacchi con musiche dal vivo di Giorgio Gobbo e Gianluca Segato, in scena al Teatro Galli di Rimini , il 30 novembre alle ore 21.00.

Come ricorda l’attore e drammaturgo, i fratelli maggiori di Pojana, Edo il “security”, Tonon il derattizzatore, Alvise il nero, sono nati all’indomani del 1°aprile 2014, quando l’Italia ha scoperto che in un capannone di Casale di Scodosia (comune del veneziano noto per i mobilifici e per i carri allegorici) veniva costruito un Tanko, una “macchina movimento terra” blindata, con un ‘cannoncino’ in torretta. È venuta così l’idea di raccontare anche a teatro quelle storie del nordest che fino a quel momento venivano raccontate solo da giornalisti e sociologi. “Il mondo deve sapere come mai i laboriosi veneti costruiscono nei loro capannoni svuotati dalla crisi delle ‘tecniche’ degne dell’Isis” pensano Pennacchi e Gobbo.

E così vedono la luce personaggi veneti diventati che “da ottusi provinciali buoni e gran lavoratori che per miseria migravano a Roma a fare le servette o i carabinieri sono diventati avidi padroncini. Un enigma, che per noi si risolve in racconto: siamo passati da maschere più o meno goldoniane a specchio di una società intera”. Lo stesso Pojana nasce di lì a poco, come ricco padroncino di un adattamento di Pennacchia delle Allegre comari di Windsor ambientato in Veneto. Adesso, l’idolo di Propaganda Live torna a teatro con tutti i suoi fratelli, “a raccontare storie con un po’ di verità e un po’ di falsità mescolate, per guardarsi allo specchio”.