Archivi aperti: in streaming tutta l’Eneide di Lenz

Dal 6 al 27 febbraio online

05 febbraio 2021

Nel rovescio della medaglia di restrizioni e teatri chiusi non c’è solo il tentativo da parte di molti artisti di inventarsi nuovi formati ad hoc per lo streaming ma anche la scelta di aprire gli archivi e riproporre vecchie produzioni. È il caso di Lenz Fondazione che dal 6 al 27 febbraio ripropone in streaming uno dei suoi cicli di creazioni di maggiore successo, quello dedicato all’Eneide circa un decennio fa, in cui le visioni di Lenz si sono fuse con l’universo sonoro di quattro musicisti della scena elettronica internazionale: Lillevan, Paul Wirkus, gli OvO e Andrea Azzali-Monophon, impegnati nelle performance live dei singoli episodi. Realizzato tra il 2011 e il 2012, il ciclo ispirato al poema virgiliano è composto da dodici episodi, realizzati da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto dopo anni dedicati a tradurre sulla scena del presente alcune delle maggiori opere della latinità.

Le creazioni del progetto Aeneis saranno fruibili integralmente e gratuitamente in streaming dalle ore 10 alle ore 24 sul sito della compagnia a partire da sabato 6 febbraio. I primi sei quadri, intitolati La corsa del cinghiale, Mi sottopongo al peso, Il polmone, I draghi, Di quali pene e torture e Carni Arrostite (visibili rispettivamente il 6, 7, 13, 14 e 21 febbraio) sono stati disegnati nello spazio perimetrale dell’Ara Pacis e hanno come “corpo d’indagine le figure retoriche dell’epos virgiliano, in un’interpretazione critica dell’iconologia del potentato e della dominanza” spiega Pititto.

Il 27 febbraio si potranno invece vedere i sei episodi finali, Il Compenso, Grigio Piombo, Nipoti, Vari attacchi, La Piccina e Spietato?, tutti corrispondenti alla seconda parte del poema virgiliano, che si apre con l’arrivo di Enea in Italia, sulle rive del Tevere. La complessa vicenda raccontata da Virgilio viene ricostruita in sei episodi in cui tre attori, Valentina Barbarini, Roberto Riseri e Pierluigi Tedeschi, prestano il proprio corpo alle diverse funzioni di un racconto epico che si intreccia alla memoria legata agli anni di Piombo, per raccontare la tragedia più attuale che mai di un male che non mostra il suo vero volto.