ATER Fondazione cresce con la cultura della prossimità! Ecco i numeri record del 2023

Sono stati 570 gli spettacoli visti da più di 120.000 spettatori

05 giugno 2024

Nel 2023, ATER Fondazione ha messo in scena 570 spettacoli dal vivo (rispetto ai 472 del 2022) che hanno attratto complessivamente oltre 120.000 spettatori e spettatrici (circa 72.000 nel 2022), superando il miglior dato pre-Covid registrato nel 2019 con 579 spettacoli e oltre 105.000 spettatori. Le rappresentazioni hanno toccato 79 diversi spazi in 52 Comuni dell’Emilia-Romagna.

Questi sono i numeri con cui ATER Fondazione − circuito per lo spettacolo dal vivo in Emilia-Romagna, partecipato dalla Regione e da altri 39 Comuni del territorio − festeggia dopo l’approvazione del bilancio consuntivo 2023 avvenuta nel Consiglio generale di mercoledì 29 maggio scorso. Il bilancio, chiuso anche quest’anno con un risultato positivo, in linea con gli ultimi anni, rafforza il patrimonio della Fondazione con un incremento dell’indicatore delle risorse proprie rispetto alla rilevanza dei contributi pubblici (+10%). Questo risultato è stato ottenuto grazie all’importante affluenza di pubblico; un esempio su tutti, lo straordinario successo della tournée estiva del Cirque du Bidon in 25 Comuni, con 17.000 spettatori.

Spina dorsale di questa offerta sono i 15 teatri gestiti da ATER in convenzione con i Comuni proprietari (Bomporto, Casalecchio di Reno, Cattolica con il Teatro della Regina e la sala Snaporaz, Concordia sulla Secchia, Correggio, Fidenza, Maranello, Mirandola, Modigliana, Morciano di Romagna, Nonantola, Pavullo nel Frignano, Russi, Scandiano), i sei Comuni (Busseto, Carpi, Novafeltria, Novellara, Riccione, Rimini) per i quali ATER cura, in tutto o in parte, la programmazione degli spettacoli teatrali e/o cinematografici senza gestione diretta, e i numerosi progetti speciali che la fondazione realizza nel territorio regionale.

“Un risultato molto importante – commenta Natalino Mingrone, presidente di ATER Fondazione – non solo perché descrive una grande crescita, ma soprattutto alla luce della vocazione dell’ente, che è quella di sostenere i centri medi e piccoli della regione nell’implementazione di un’offerta culturale accessibile e di qualità. In questi numeri c’è la forte risposta dei cittadini e delle cittadine che abitano nei territori spesso esclusi dalle principali traiettorie della distribuzione culturale. È un numero con un significato particolare, che dimostra il successo del modello di un circuito gestito da una fondazione partecipata dagli enti pubblici. Lo spettacolo dal vivo e la cultura in generale in Emilia-Romagna si diffondono su una rete pubblica che vuole essere il più possibile capillare e di prossimità”.

Il presidente Mingrone ha inoltre comunicato, durante l’ultimo consiglio dei soci, il nuovo assetto organizzativo della Fondazione, deliberato dal Consiglio di amministrazione, che andrà a regime a partire dal 1° settembre, a conclusione del rapporto di lavoro con l’attuale direttore Roberto De Lellis, cui è andato un sentito ringraziamento. L’attuale direttore amministrativo, Antonio Volpone, sarà nominato Direttore Generale e avrà il supporto di un consulente per il programma artistico-culturale e la comunicazione, individuato in Claudio Cumani, critico teatrale del “Resto del Carlino”.