Atlante sulla Violenza. Un nuovo progetto di Lenz

Gli appuntamenti a Parma della stagione 2025

21 marzo 2025

Si parte dall’Iliade, tra i massimi poemi dell’Occidente, e dal ruolo fondamentale che ha giocato nel forgiare il concetto di eroe, ponendo le basi per la narrazione della guerra e dell’onore nel mondo classico e oltre. Ira e vendetta, onore e gloria, conflitto, prevaricazione, empietà sono tutte parole connesse con un’epica che fonda la nostra storia letteraria, ma non solo, e che sempre di più negli ultimi mesi tornano ad abitare il linguaggio comune. Da Omero si arriva infatti al presente, nel progetto che Lenz Fondazione intende dedicare nei prossimi tre anni a un’analisi della violenza, dell’eroe mitico e della guerra. Sotto il titolo Atlante sulla Violenza_Per un mondo rivelato dal Teatro, Maria Federica Maestri e Francesco Pititto porteranno avanti una ricerca sul tema, attraverso una serie di riscritture performative, col sostegno di autorevoli pensatrici. “Per indagare la relazione profonda tra la materia e lo spirito, tra la natura e l’essere umano, ci vengono in ausilio i pensieri e gli scritti di Simone Weil e i grandi poemi fondativi del pensiero occidentale, mentre le riflessioni filosofiche sul potere di Hannah Arendt saranno fondamentali per capire il gesto morale e politico di traduzione estetica ed etica delle opere violente”, ha chiarito Maestri.

Nel 2025 gli appuntamenti si snodano da marzo a dicembre con varie proposte performative, formative e didattiche. Oltre alle creazioni del progetto sull’Iliade e la re-edition di Questa debole forza, la ripresa del progetto sulle Sacre Scritture, La Creazione (progetto speciale commissionato dal MAECI Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), Numeri, Apocalisse, Apocalissi Gnostiche, diverse saranno le azioni performative installative, artistiche, musicali, visuali, formative che innerveranno il progetto annuale. L’installazione site-specific de IΛIAΣ_ILIADE#1_CAVALLI al Museo di Veterinaria dell’Università di Parma, rappresenta la convergenza_fusione tra fisica reale dell’animale e animalità mitologica per un superamento della gerarchia specista. Xanto e Balìo sono, infatti, cavalli divini, figli dell’arpia Podarge, che Omero immagina come una cavalla al pascolo, e di Zefiro, il più veloce dei venti. Sono cavalli velocissimi e magici, perché dotati della parola e le loro parole possiedono il divino dono della profezia. Sono cavalli “umani” sensibili al dolore, alla tristezza e alla nostalgia.

C’è poi una prestigiosa collaborazione con il Teatro Regio e il Festival Verdi, a ottobre, con la prima esecuzione assoluta di ΔΥΣΔΑΙΜΟΝΊΑ_DISDEMONA NATA SOTTO UNA CATTIVA STELLA. La materia d’ispirazione è Otello, la penultima opera di Verdi. Nella Fabbrica, al Wopa, in via Palermo 6, si istituisce un nuovo piano interpretativo dell’opera verdiana: la violenza emanata dallo spazio del lavoro operaio riduce al silenzio il corpo_voce di Disdemona, straziato, soffocato dal fragore della voce “polifemica” della macchina produttiva (Otello). Qui, la retorica dell’atto parossistico erotico-amoroso è sostituita dalla verità dello sfruttamento delle donne operaie, violentata dal lavoro alla catena di montaggio.

Continuerà poi il progetto di riparazione poetica ideato a partire da un’importante collaborazione con l’associazione ambientalista LIPU (la cui sede nazionale di recente ristrutturazione è a Parma ed è ubicata proprio nel comparto adiacente a Lenz Teatro). Da questa convergenza è nato Haiku, un affresco performativo di re-wilding poetico per un pensiero lirico-ecologista: Dove prima era_Bosco_Acqua_Aria_Roccia sono un ciclo di performance poetiche diffuse nel paesaggio urbano, in spazi museali e in oasi protette. Nel prossimo triennio, il progetto permanente sulla Resistenza, dal titolo Rami e Radiazioni, avrà invece una nuova espansione concettuale con nuove declinazioni spaziali nei luoghi simbolo della democrazia e dell’antifascismo della città di Parma.

Ritorna poi Natura Dèi Teatri 2.0 #2025, festival internazionale di arti performative, la cui programmazione dal vivo sarà accompagnata, in occasione di giornate dedicate, a un calendario di eventi in streaming, dialoghi con il pubblico e seminari. Gli artisti e le artiste in dialogo per il 2025 con Lenz saranno Beatrice Baruffini, Alessandro Conti, Lorenza Guerrini e Orsola Rignani, mentre l’artista sostenuta per il 2025 sarà Muna Mussie. Lenz intende infine realizzare un progetto triennale ispirato al pensiero creativo di alcune artiste visive che hanno lasciato un segno nella storia e nel tempo, proponendo, quindi, di rileggere scenicamente l’opera di Leonora Carrington (nel 2025), Marisa Merz (nel 2026, anno in cui ricorrono i 100 anni dalla nascita) e Louise Bourgeois (nel 2027). 

Da segnalare anche il Laboratorio RO.CA., una nuova sezione progettuale di pensiero, ricerca e azione artistica, dedicata a Rocco Caccavari, dal 2008 al 2021 presidente onorario e direttore scientifico della Fondazione. A partire dal 2023, il progetto è stato realizzato dal gruppo di Automutuoaiuto dell’Ausl di Parma e ha come tema di lavoro la realizzazione di documentazione bio-filmica rivolta a persone fragili, con dipendenze e comunità marginali e gruppi sociali discriminati”.