Da Bach a Piazzolla, fino ai concerti di Natale. Al via Emilia Romagna Festival a Faenza e Imola

Il 3 e il 6 dicembre i concerti inaugurali

01 dicembre 2021

Con l’arrivo dei primi freddi si accende finalmente la colonna sonora dell’inverno grazie ai concerti di Emilia Romagna Festival. È alle porte l’inaugurazione delle stagioni a Faenza e Imola dove il festival diretto da Massimo Mercelli è di casa. Al Teatro Angelo Masini di Faenza, che peraltro festeggia i suoi primi dieci anni di attività, si parte il 3 dicembre alle 21 con il grande pianista iraniano Ramin Bahrami e il violinista di fama internazionale Guido Rimonda, direttore d’orchestra nonché fondatore della Camerata Ducale, alle prese con le Sonate per violino e tastiera di Johann Sebastian Bach. Rimonda e Bahrami eseguiranno infatti la Sonata n. 1 in si minore BWV 1014, la Sonata n. 2 in la maggiore BWV 1015 e la Sonata n. 3 in mi maggiore BWV 1016, tre capolavori contenuti anche nel CD che i due concertisti hanno appena inciso per Decca. Bahrami è d’altronde impegnato in questo momento in una ricerca interpretativa rivolta alla monumentale produzione tastieristica di Johann Sebastian Bach, e le influenze tedesche, russe, turche e persiane che hanno caratterizzato la sua infanzia, gli permettono di accostarsi alla musica di Bach esaltandone il senso di universalità che la caratterizza.

 

Al Teatro Ebe Stignani si parte invece il 6 dicembre con I Solisti Veneti diretti da Giuliano Carella con l’esecuzione integrale di quattro dei sei Concerti Brandeburghesi di Bach che data la difficoltà tecnica e la varietà di strumenti solisti impegnati, sono raramente presenti nelle rassegne concertistiche. I Concerti furono composti da Bach quando ricopriva il ruolo di Kappelmeister (Maestro di Cappella) presso la corte di Köthen e ognuno di essi resenta un organico strumentale diverso. Protagonisti del concerto I Solisti Veneti, un’orchestra ormai storica nel panorama musicale italiano e internazionale, che nel 2019 ha celebrato la sua 60esima stagione concertistica. Nel nome e nel segno del loro fondatore e Direttore, Claudio Scimone, scomparso nel 2018, I Solisti Veneti, Clementine Hoogendoorn Scimone e il nuovo Direttore Artistico e musicale Giuliano Carella, continuano a perpetuare l’eredità spirituale ed estetica del Maestro. Ospite d’eccezione della serata, il flautista Massimo Mercelli.

E sempre Imola farà da palcoscenico per due concerti di Natale di ERF. Il 16 dicembre alle 21 ritorna infatti l’atteso tradizionale appuntamento Notte di note, Concerto di Natale al Museo Diocesano di Imola. Nella Sala Grande del Museo si esibirà un trio di fiati composto da giovani musicisti formatisi nei conservatori della Romagna – Paolo Pasciucco al flauto, Matteo Succi al clarinetto e Michele Zaccarini al fagotto – con un repertorio per tre strumenti a fiato che ripercorrerà quasi due secoli di musica, che hanno visto l’affermarsi di molti compositori italiani, soprattutto nel barocco italiano come Corelli e Vivaldi, per poi cedere il passo al ‘700 di area tedesca con Mozart e Beethoven come massimi rappresentanti. Il 29 dicembre alle 17.30 sul palco del Teatro Ebe Stignani va in scena ASTOR un secolo di danza, una nuova produzione del Balletto di Roma, un “concerto di danza” in cui le musiche di Piazzolla, arrangiate da Luca Salvadori ed eseguite dal vivo dal bandoneón di Mario Stefano Pietrodarchi, emergono come le vere protagoniste in una nuova armonia artistica espressa nelle coreografie di Valerio Longo eseguite dai danzatori del Balletto di Roma. La musica di Astor Piazzolla sarà la grande protagonista di una serata che si declinerà attraverso le più belle e celebri composizioni del cosiddetto Nuevo Tango, ma anche attraverso musiche che hanno accompagnato e influenzato il grande maestro argentino.