Benvenuti al Comunale Nouveau. In scena c’è Madama Butterfly

17 febbraio 2023

Il sipario al Comunale Nouveau si apre su Madama Butterfly. Sarà il capolavoro pucciniano a inaugurare il teatro appena realizzato in Fiera per accogliere le opere del Comunale di Bologna fino alla fine dei lavori di riqualificazione della sua sede storica. E il Sovrintendente Fulvio Macciardi rassicura ancora una volta il pubblico degli appassionati d’opera: “Ci aspetta un teatro lirico con oltre mille posti che offrono una visione ottimale per tutti gli spettatori, un palcoscenico all’avanguardia dalle grandi dimensioni e un’acustica studiata con attenzione. Sarà un nuovo luogo di produzione artistica, di incontro, di creazione dell’estetica e del bello che arricchirà la città intera”.

La tragedia giapponese in tre atti su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa è in programma in programma da domenica 19 febbraio alle 20, anche in diretta su Rai Radio3, con la direzione di Daniel Oren e la regia di Gianmaria Aliverta (con repliche fino al 25 febbraio). Aliverta, che ha già firmato un mese fa la mise en éspace di Mirandolina di Martinů per l’anteprima di stagione al Manzoni, ha lavorato un allestimento scenico dell’opera pucciniana già esistente, realizzato nel 2009 per la Scuola dell’Opera del teatro. I costumi sono ripresi da Stefania Scaraggi, mentre le luci di Daniele Naldi sono riprese da Paolo Liaci.

Ai tempi di Puccini il Giappone è di moda, come tutto l’estremo oriente. Dalla Francia Pierre Loti, con le sue avventure amorose di giovanotti occidentali in terre lontane, ispira la novella Madame Butterfly di John Luther Long da cui viene l’opera di Puccini, che assume, ed è un fatto rivoluzionario, il punto di vista della geisha sedotta e abbandonata dall’ufficiale statunitense. Nel 1904, dopo il fiasco della prima alla Scala, Puccini rielabora e porta al successo l’opera a Brescia, per poi continuare a rifinirla quasi per tutta la vita. “Grazie alle scene essenziali e astratte e agli abiti da cerimonia giapponese – spiega il giovane regista – realizzeremo uno spettacolo che ha l’intento di mettere in luce quegli aspetti propri della vicenda, con tanti appigli all’attualità: su tutti lo strapotere economico che determina l’arroganza di alcuni individui sui più deboli. Non possiamo in alcun modo accettare l’arroganza di Kate che ha un solo scopo: prendersi il figlio di Butterfly. Questo è il personaggio più marcio dell’intera vicenda”.

Alla guida dell’Orchestra e del Coro del Comunale, istruito da Gea Garatti Ansini, torna il direttore israeliano Daniel Oren, già ben noto al pubblico della Fondazione felsinea. In scena, nel ruolo del titolo, il soprano americano Latonia Moore, che debutta al Comunale e canta nei panni di Cio-Cio-San per la prima volta in Italia. Luciano Ganci, Aoxue Zhu e Dario Solari interpretano rispettivamente Pinkerton, Suzuki e Sharpless. Completano il cast Claudia Ceraulo nella parte di Kate Pinkerton, Cristiano Olivieri in quella di Goro, Paolo Orecchia come il Principe Yamadori, Nicolò Ceriani come Lo zio Bonzo; e ancora Luca Gallo (Il commissario imperiale), Enrico Picinni Leopardi (L’ufficiale del registro), Maria Adele Magnelli (La mamma), Marie Luce Erard (La zia) e Chiara Salentino (La cugina). Nelle recite del 21, del 23 e del 25 febbraio sono impegnati Zarina Abaeva (Cio-cio-san), Antonio Poli (Pinkerton), Angelo Veccia (Sharpless) e Aloisa Aisemberg (Suzuki). Nelle recite del 21 e 25 febbraio Huanhong Li è Lo zio Bonzo.