- Data di pubblicazione
- 21/01/2025
- Ultima modifica
- 21/01/2025
Bidibibodibiboo| Vincitore Ubu come miglior nuovo testo Italiano. Intervista a Francesco Alberici
In scena a Riccione il 26 gennaio
È uno spettacolo che parla di giovani e lavoro, Bidibibodibiboo, ma la riflessione di Francesco Alberici, attore, autore e regista classe 1988, Premio Ubu come performer under 35 nel 2021, vincitore del Premio Ubu 2024 come Miglior Nuovo Testo Italiano / Scrittura Drammaturgica proprio con questo lavoro, si spinge molto oltre, sconfinando in una dimensione politica e sociologica che rintraccia nei grandi sistemi di produzione del tardo-capitalismo la radice di disagi psicologici complessi. Una condizione carica di implicazioni e ambiguità, che supera il tema d’attualità per andare più a fondo, nelle paure intime di svariate generazioni che si sono ritrovate a fare i conti con una società della prestazione sempre più subdola e più liquida, dove le relazioni personali si disgregano e il lavoro, anche nelle sue retoriche più (falsamente) progressiste, è molto spesso una trappola infernale che manipola la psiche e modella le esistenze. Dice già molto il titolo, ispirato all’opera omonima di Maurizio Cattelan, nella quale uno scoiattolino è riverso su un tavolo, in uno squallido interno casalingo anni ’50 e si è appena sparato un colpo alla testa. Quella immagine di fallimento corrisponde all’atmosfera in cui è ambientato il testo scritto da Alberici, arrivato anche in finale al Premio Riccione del 2021: due fratelli, uno è dipendente in una grande e nota multinazionale e, preso all’improvviso di mira da un superiore, inizia a vivere un incubo che terminerà col suo licenziamento. L’altro, che fa l’autore teatrale, decide di raccontare pubblicamente la vicenda del fratello, portandola in scena con non poche difficoltà. L’occasione per vedere questo ritratto al vetriolo della disastrosa situazione in cui versa il mondo del lavoro è per domenica 26 gennaio, alle 17.oo, al Palazzo del Turismo di Riccione, per la Bella Stagione di Riccione Teatro.
Ecco di seguito la nostra intervista all’autore: