Bologna Portici Festival. Al via la prima edizione

Dal 13 al 18 giugno in quattro luoghi della città

12 giugno 2023

È la grande novità dell’estate bolognese 2023, il Bologna Portici Festival. L’originale kermesse, che intreccia Patrimonio e creatività e che incorpora molti progetti nati nel cantiere creativo dell’estate 2022 grazie ai fondi europei PON Metro REACT per azioni di inclusione e welfare culturale, dopo un’anteprima nei giorni scorsi entra nel vivo con un programma che dal 13 al 18 giugno celebra al meglio i Portici, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, con sei giornate fitte di eventi, quattro piazze e un’unica festa. Sono oltre sessanta gli appuntamenti di questa prima edizione, un mix di performance site specific, spettacoli di danza, concerti, musical che si snodano in quattro luoghi della città: piazza Maggiore, cuore degli eventi serali; il quadriportico di Santa Maria dei Servi, palcoscenico della danza; piazza della Pace, per la prima volta votata a luogo di spettacolo, con una dedica particolare alla Filuzzi, che diventa insieme al Complesso Monumentale della Certosa un unico grande teatro e infine il portico moderno del Treno della Barca.

“I portici sono un bene comune e rappresentano assieme alle torri l’elemento architettonico più caratteristico e affascinante della città. Sono un luogo dello sguardo, di incontro e immaginazione: un grande racconto di città. La prima edizione di Bologna Portici Festival disegna una geografia culturale in cui la cultura e la creatività abitano gli spazi dei portici, nell’impegno di prendersene cura e renderli palcoscenico di espressione artistica per tutta la città. Un racconto culturale che vogliamo promuovere come appuntamento permanente e come nuova manifestazione culturale, di respiro nazionale e internazionale, della città” ha spiegato Elena Di Gioia, delegata alla Cultura di Bologna e Città Metropolitana.

Si parte dalla musica e dal centro della città. Il 13 giugno sul Crescentone è di scena l’Orchestra Senzaspine con E buio fu, opera contemporanea in cui musica classica, elettronica e parole si intrecciano con arte visuale e danza. Sono poi altri quattro gli appuntamenti musicali nella stessa location: il 14 giugno recitazione, canto e danza si fondono nel Concerto per i Portici della Bernstein School of Musical Theatre, con il Bologna Children’s Choir diretto da Vincenzo Li Causi e i BSMT Singers diretti da Shawna Farrel in un repertorio che va da John Lennon ai Queen ai brani più famosi dei grandi musical hollywoodiani; il 16 giugno c’è il Gran Galà del Festival Europeo dei Cori LGBTQ+ Various Voices, per la prima volta in Italia. Il 18 gran finale con l’anteprima del Festival Respighi Bologna con il concerto dell’Orchestra del Conservatorio “G.B. Martini” al debutto in piazza Maggiore e diretta, per la prima volta nella sua storia, dalla Direttrice Musicale del Teatro Comunale: Oksana Lyniv.

A Piazza della Pace si comincia il 14 con la voce letteraria di Paolo Nori impegnato in un monologo inedito intitolato I portici. Sarà invece un festival nel festival Filuzzi in Piazza, tre serate dedicate al liscio alla bolognese. E poi tanta danza contemporanea e di ricerca, con Nexus e DNA, un occhio ai giovani col musical Once on this island a cura di Bernstein School of Musical Theatre, mentre Arci propone Suoni di passaggio, a cura di Corrado Nuccini: una serata in tre atti tra musica, cinema e parole. Si chiude il 18 giugno con Cedar’s blues, promosso da Fondazione Entroterre e a cura di ERJ Orchestra per la direzione artistica di Piero Odorici, che vedrà sul palco 12 tra i migliori musicisti jazz della regione e alcuni “special guest”.

Intanto, al Complesso Monumentale della Certosa, sono in programma delle suggestive visite guidate tra storia e arte, e tre spettacoli serali, il 16, 17 e 18: Un’Altra AIDA a cura di Persephone con il coro di donne Farthan diretto da Elide Melchioni in un racconto-concerto che dà voce alle tante Aida di tutti i tempi e di tutti i luoghi, la magica performance del funambolo Andrea Loreni per lo spettacolo Camminare nel cielo, e Crowded Bodies, uno spettacolo di danza prodotto da Gender Bender, frutto di un percorso laboratoriale di creazione condivisa tra il coreografo Daniele Ninarello e la comunità bolognese del progetto europeo Performing Gender – Dancing In Your Shoes.

Al Quadriportico di Santa Maria dei Servi si snoda invece un programma tra antico e sperimentazione contemporanea, con particolare attenzione al senso dell’arte nello spazio pubblico, ai corpi non conformi e ai percorsi di condivisione. Si comincia il 14 giugno con Mare urbano, performance collettiva a cura di DNA. Nelle varie giornate si vedranno poi vari lavori che vanno in questa dimensione di riflessione, tra cui alcune performance a cura di Instabili Vaganti (A Body Manifesto, Confini e Dancing for the Gods) mentre a chiudere il cartellone della piazza il 18 giugno è Save the last dance for me: spettacolo del coreografo Leone d’Oro Alessandro Sciarroni a cura di Danza Urbana che lavora sui passi della Polka chinata, ballo bolognese risalente ai primi del Novecento. Segnaliamo anche che la Basilica di Santa Maria dei Servi ospita il 16 giugno Rossini per il Rossini, un concerto di beneficenza a sostegno della rinascita del Teatro Rossini di Lugo. Al Treno della Barca, quarta location del festival, Francesca Marconi ha cercato invece un “suono di quartiere” lavorando con adolescenti, adulti e anziani per creare Non esiste il silenzio, installazione sonora diffusa a cura di Attitudes spazio alle arti che inaugura venerdì 16. Nello stesso giorno apre la tre giorni del Treno dei Desideri a cura di Estragon.

Tra i progetti itineranti segnaliamo invece Porpora che cammina, a cura di DOM, un itinerario a piedi nel groviglio della città al seguito di Porpora Marcasciano nei panni di un’umbratile e sfuggente Virgilio. Da Porta Saragozza all’Arco del Meloncello si snoda invece Elogio dei Piedi, spettacolo itinerante di Teatro dei Mignoli sulle tracce di cammini e camminatori del passato, mentre cammina facendosi sentire Samba!, la parata di musica e danza partecipata promossa dall’Ass. Oltre che da piazza del Nettuno terminerà ai Giardini di via Filippo Re, negli spazi antistanti la Palazzina della Viola, per ballare al ritmo delle percussioni afro-brasiliane. Tante anche le occasioni di visitare luoghi straordinari come Palazzo Bargellini, Palazzo Malvezzi e altri scrigni delle meraviglie, alcuni dei quali ospitano delle mostre. Tra queste la mostra di fumetti A propria misura, a cura di Hamelin e Piazza Grande e Suggestioni dall’AIDA, con le opere create dai partecipanti al laboratorio omonimo, guidati dal pittore Andrea Ballardini. Completano il programma incontri e presentazioni e un evento off di chiusura; un Final Event che si terrà il 19 giugno all’imbrunire, con una sorpresa che sarà svelata alla città nei prossimi giorni.