Can you feel your own voice. Tutti gli appuntamenti di Santarcangelo Festival

Dall’8 al 17 luglio   

25 maggio 2022

A Santarcangelo Festival è tutto pronto. La più antica manifestazione italiana dedicata alle arti performative contemporanee riparte con Tomasz Kireńczuk, drammaturgo, critico teatrale e curatore polacco, direttore artistico del prossimo triennio che per la cinquantaduesima edizione disegna un programma che intende “trasformare lo spazio dell’arte in un’enclave sicura in cui ritrovare i nostri valori innegoziabili, la nostra voce più intima e profonda”. Alla ribalta, dunque, le pratiche più innovative della scena emergente globale, all’insegna dell’impegno sociale e politico. Tra teatro, danza, musica e linguaggi trasversali che intersecano diverse forme di attivismo, la vocazione all’internazionalità inscritta da sempre nel dna di Santarcangelo esplode in tutta la sua potenza con decine di artisti e artiste che dall’8 al 17 luglio sbarcheranno in Italia per la prima volta. “Diversità di corpi, voci, contesti e prospettive – ha spiegato il direttore –  ci permettono di immaginare questa cinquantaduesima edizione di Santarcangelo Festival come un’esperienza generosa, empatica e intima in cui possiamo sostenerci a vicenda. Vorrei davvero che tutti noi uscissimo più forti da questo Festival, consapevoli non solo del diritto di parlare ad alta voce, ma anche che ciò che abbiamo da condividere conta”.  Negli ultimi anni, peraltro, il Festival si è configurato come spazio di resistenza per tanti giovani artisti con identità ed estetica queer e proprio per continuare a supportare questa comunità, per la prossima edizione del Festival, Kunstencentrum Voo?uit (Belgio), Kampnagel Hamburg (Germania), Fierce Festival (UK), Imbricated Real (Svizzera) lavoreranno insieme per la creazione di Bright Room, un ambiente atto a ospitare workshop, talk, wellness session, feste e incontri aperti a tutti i partecipanti del Festival. All’interno di questo habitat Santarcangelo Festival presenterà il lavoro di Industria Indipendente.

Nei dieci giorni di festival saranno tantissime le presenze internazionali: la coreografa portoghese Mónica Calle, con “Ensaio Para Uma Cartografia”, che tramite la ripetizione ossessiva di uno stesso passo di danza classica da parte di dodici corpi femminili, porta alla luce la tenacia delle donne (8 e 9/07), la regista e performer franco-belga Léa Drouet, che ricorda la dolorosa esperienza di due bambine come emblema della violenza esercitata sulle donne delle classi emarginate (16 e 17/07), la performer mozambicana Márilu Mapengo Namóda con “Mom, I* am no longer Black”, un rituale funebre di 9 ore in cui l’interprete offre il proprio corpo alla natura, ripetendo le medesime attività vitali in uno stato di trance, rinunciando così alle definizioni di identità ed etnia (16/07), il danzatore, performer e coreografo brasiliano Calixto Neto che riprende una coreografia di Luiz de Abreu: un’ampia gamma di associazioni erotiche porta il corpo nero maschile ad emanciparsi attraverso la celebrazione della propria queerness (15, 16 e 17/07).  E poi ancora l* interprete e coreograf* brasilian* Catol Texeira che, sperimentando l’improvvisazione come strumento di esibizione, mette al centro di “la peau entre les doigts” l’elemento corpo, per non dimenticare che esso è un campo immaginario all’incrocio tra materia organica, politica e culturale (8, 9 e 10/07); il trio composto dall’artista tedesca Lucy Wilke, Paweł Duduś e Kim Twiddle, che tessono un racconto sull’intimità di Lucy stessa, affetta da atrofia muscolare spinale, e la regista polacca Anna Karasińska. Quest’ultima presenterà all’interno dell’ex-cementificio BUZZI-UNICEM un nuovo lavoro tra teatro documentaristico, installazione ed esperienza intimista, realizzato a partire da una residenza creativa a Santarcangelo (9, 10, 12, 13, 14, 15 e 16/07). Un progetto site-specific è anche quello del regista, filmmaker e giornalista Mats Staub in otto diversi appartamenti privati di Santarcangelo (9, 10, 12, 13, 14, 15, 16 e 17/07), mentre gli svizzeri Igor Cardellini e Tomas Gonzalez con Emilia Verginelli presenteranno nel centro commerciale Le Befane di Rimini il loro ultimo lavoro “L’Âge d’or”, un progetto che simula visite guidate all’interno di spazi della quotidianità come fossero passeggiate turistiche in siti archeologici (13, 14, 15 e 16/07). Nello spazio pubblico di Piazza Ganganelli, attorno alla tavola rotonda di 12 metri di diametro realizzata appositamente per questa edizione del Festival, si esibirà il performer emergente polacco Paweł Sakowicz con “Jumpcore”: un’estenuante performance sull’azione del salto che traduce il tragico atto del danzatore, attore e coreografo americano Fred Herko, il quale nel 1964 portò a compimento una coreografia con il proprio suicidio, gettandosi da un palazzo di New York (15, 16 e 17/07). Nella stessa location si svolgerà anche “Siamo ovunque”, lettura partecipativa dei collettivi svizzero-italiani Dreams Come True, Hichmoul Pilon Production, collectif anthropie e Siamo ovunque (9 e 10/07), che darà spazio alle voci di antifascist*, femminist*, anticapitalist*, antirazzist*, antispecist*, hacker e tutte e tutti coloro che si battono contro ogni forma di oppressione sociale, componendo così un archivio dell’attivismo contemporaneo.

 

Saranno prime italiane anche gli spettacoli della performer sudafricana Ntando Cele, che affronta sul palco di uno strano cabaret i temi di razzismo e postcolonialismo (14 e 15/07),  della performer e coreografa svizzera Teresa Vittucci, che presenterà il suo ultimo spettacolo “DOOM”, seconda parte di una trilogia sul tema della vulnerabilità (12 e 13/07);  di Marina Otero, tra le artiste più importanti della nuova generazione di theatre maker sudamericani (alla sua prima europea con “love me”, un manifesto teatrale radicalmente femminista (15 e 16/07) e ancora prime italiane saranno quelle del giovane performer bielorusso Igor Shugaleev  con la performance “375 0908 2334. The body you are calling is currenly not available” (9 e 10/07), e della scrittrice, performer e regista polacca Maria Magdalena Kozłowska, che presenta per la prima volta fuori dai Paesi Bassi “COMMUNE” spettacolo ispirato alle proteste contro la penalizzazione dell’aborto (9 e 10/7). Completano il programma internazionale “Altamira 2042” della performer, regista e ricercatrice brasiliana Gabriela Carneiro da Cunha (9 e 10/07) e “Untitled (Holding Horizon)” del coreografo polacco-britannico Alex Baczyński-Jenkins (14 e 15/07).

 

Tra gli artisti italiani spiccano soprattutto dancemakers, coreografe e danzatrici come Annamaria Ajmone con il suo nuovo lavoro “La notte è il mio giorno preferito” (8, 9 e 10/07), Rita Mazza con “Dandelion II”, una nuova forma di poesia visiva, Cristina Kristal Rizzo che torna a Santarcangelo con “ECHOES”, dove cinque corpi danzanti disegnano una coreografia costruita su ripetizioni e differenze (13 e 14/07), Stefania Tansini con “My body sol”o (9 e 10/07). E la coreografa e danzatrice è tra l’altro protagonista – insieme alla performer Silvia Calderoni e alla musicista R.Y.F. – di “Tutto Brucia” di Motus (13 e 14/07). Si segnalano poi i debutti di due giovani performer, Giovanfrancesco Giannini e Camilla Montesi, individuata attraverso la call di KRAKK, e infine gli esiti dei laboratori Let’s Revolution! / Teatro Patalò e della non-scuola del Teatro delle Albe / ZoeTeatro. La programmazione musicale è invece a cura a cura di Chris Angiolini, e prevede artisti tra cui Joan Thiele (Italia), WOW (Italia), SIKSA (Polonia), POCHE cltv (Italia).

Santarcangelo Festival è realizzato dall’associazione Santarcangelo dei Teatri grazie al Comune di Santarcangelo di Romagna e Comuni di Rimini, Longiano, Poggio Torriana, San Mauro Pascoli, sostenuto da Commissione Europea, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Regione Emilia-Romagna, Visit Romagna, Camera di Commercio della Romagna e dai partner Gruppo Hera, Gruppo Maggioli, Anthea Futura e Amir OF. Il Festival è realizzato con il sostegno di Goethe-Institut Mailand, Institut français Italia, Istituto Polacco di Roma, Performing Arts Funds NL, Pro Helvetia.