Cappella Artemisia. La “Musica proibita” delle monache di Carpi

Il 15 dicembre all’Oratorio San Filippo Neri di Bologna

05 dicembre 2023

È una storia perturbante, quella di Eleonora d’Este, la giovane badessa che nel Seicento trasformò il convento di Santa Chiara a Carpi lo in qualcosa di più simile a una corte rinascimentale, tanto fu lo sfarzo che v’introdusse, anche grazie alla presenza di molte amiche e parenti che avevano preso i voti come lei.
Una luogo ricco di meraviglie ed eleganza, insomma, almeno fino a quando alcuni casi di possessione diabolica non ne turbarono la quiete. Molti secoli dopo questa storia straordinaria ha ispirato Musica proibita, uno spettacolo-concerto di Cappella Artemisia, un gruppo vocale italiano tutto al femminile specializzato nella musica dei conventi dell’Italia del XVII secolo, fondato e diretto dalla cantante e musicologa Candace Smith, artista americana residente in Italia.

Il 15 dicembre alle 20.30, all’Oratorio San Filippo Neri di Bologna, nell’ambito della stagione curata dalla Fondazione del Monte insieme a Mismaonda e per la sezione “La voce delle donne”, l’ensemble racconterà l’emblematico caso di possessione diabolica nel convento carpigiano, le ambizioni della principessa, l’ansia di libertà delle monache e i giochi di potere che serpeggiavano dentro le mura del monastero. Figlia del duca di Modena e Reggio, Cesare d’Este, e di Virginia de’ Medici, nel 1608 Eleonora, ancora tredicenne, era entrata nel monastero di Santa Chiara di Carpi, diventando clarissa francescana tre anni dopo, col nome di suor Angela Caterina. Divenuta badessa, gestiva appunto il monastero come una corte, fino a che nel 1637 alcune monache si scoprirono possedute dal diavolo e dopo inutili tentativi di esorcismo, un commissario del Sant’Uffizio pose fine al fenomeno. Il trasferimento di alcune suore fece infatti tornare la pace nel convento, mentre la badessa, ritenuta responsabile morale delle presunte possessioni, venne inviata al monastero benedettino di Modena, e morì nel 1661.

Con le voci di Elena Bertuzzi, Elena Biscuola, Mya Fracassini, Candace Smith, il violino barocco di Ludovica Lanaro, la viola da gamba di Claudia Pasetto, l’arpa barocca di Marianne Gubri, l’organo/ cembalo di Miranda Aureli e la narrazione di Francesca Ballico, il concerto ricostruirà la storia e la vita musicale delle monache con brani sacri e profani da autori come Bottegari, Gesualdo, Trabaci, Guaitoli ed altri, nonché le compositrici Sulpitia Cesis e Raffaella Aleotti. L’appuntamento è a ingresso libero fino a esaurimento posti.