- Data di pubblicazione
- 20/09/2023
- Ultima modifica
- 20/09/2023
Catalysi. Un festival di un giorno che scopre l’arte nascente
Il 30 settembre a Cesena la seconda edizione
Durerà solo un giorno, dal pomeriggio a notte fonda, ma sarà un’esplosione di performance, spettacoli, installazioni, dj set, proiezioni di videoarte che celebrano l’arte principiante, ovvero l’arte che comincia, il futuro quando è ancora solo un segno nel presente. È Catalysi, il più piccolo festival internazionale delle arti performative dedicato alla scena principiante e nascosta. Ideato da Claudia Castellucci e prodotto da Societas (e quindi significativamente voluto da una compagnia storica e nota nel mondo), il festival cesenate è alla sua seconda edizione ed è diretto dal giovane curatore spagnolo Guillermo de Cabanyes, anche lui principiante.
“Potrà sembrare strana la definizione di Festival per una programmazione che si sviluppa in una sola giornata – spiegano gli organizzatori – ma in una sorta di atto di resistenza questo happening nuovo e antichissimo insieme persiste nell’autodefinirsi tale: per l’articolazione di alto e basso, di relazioni sociali e spunti d’arte, di convivialità e concentrazione della ricerca. Il taglio di alcuni finanziamenti pubblici ne ha limitato l’aspetto della quantità, ma non quello della sostanza né della ricercatezza. Ecco allora un programma non-stop che, pur realizzato in un unico giorno, mantiene orgogliosamente intatta la dinamica viva che lo ispira”.
L’appuntamento è a Cesena il 30 settembre, con moltissimi appuntamenti tra Teatro Comandini e Arena San Biagio. Connesso all’omonimo sistema di Residenze scolastiche, da cui trae la propria origine, Catalysi 2023 presenterà tra gli altri lo spettacolo di Stefania Rovatti/Cospicua, artista scelta per una permanenza di ricerca. Attorno al suo lavoro sarà creato anche un Gruppo Internazionale di Studio, legato all’European Festivals Fund for Emerging Artists – EFFEA, di cui Catalysi ha ottenuto il sostegno. Il Gruppo, condotto da Carla Bottiglieri e Nina Rovera, è uno spazio di ricerca e riflessione critica, un seminario che si sviluppa appunto attorno al lavoro di Stefania Rovatti /Cospicua, catalizzando altri spunti e argomentazioni critiche (iscrizioni aperte entro il 27 settembre).
Tra gli altri artisti in programma, scelti tra i duecentosessanta che hanno risposto a un invito a catena ci sono poi Anna-Marija Adomaityte & Gautier Teuscher (Lituania / Svizzera), Barokthegreat, Bienoise, Blinky, Francesco Bucci, Demetrio Cecchitelli & Riccardo Santalucia, Chiara Cecconello, Orthographe, Pandalogia, Post Funk, Noam Sandel (Israele), Hadi Zeidan (Libano).
Il Festival gode del patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del sostegno del Ministero della Cultura e del European Festivals Fund for Emerging Artists – EFFEA.