Catone in Utica, trecento anni dopo l’opera di Vivaldi è a Ferrara

Ci sono voluti quasi trecento anni, ma alla fine quel che Vivaldi tentò di fare nel 1737 finalmente oggi accadrà: Catone in Utica, una delle grandi composizioni della maturità del prete rosso, sbarca infine a Ferrara. Grazie al percorso di riscoperta delle opere più rare e suggestive del compositore che il Comunale sta portando avanti, il dramma – uno degli ultimi di Vivaldi – arriva sul palcoscenico del Teatro Claudio Abbado il 17 e 19 marzo con una nuova produzione della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara che conferma, come nel Farnace, Federico Maria Sardelli alla direzione dell’Orchestra Accademia Barocca dello Spirito Santo e alla regia Marco Bellussi.

Che Vivaldi abbia tentato di portare l’opera a Ferrara dopo il debutto al Teatro Filarmonico di Verona nel 1737, lo testimonia una lettera indirizzata al marchese Guido Bentivoglio d’Aragona, il suo mecenate ferrarese, in cui auspica un suo interessamento: “La mia opera è alle stelle e spero che la troverebbe sontuosa”. Ma Vivaldi morì quattro anni dopo e non se ne fece niente. Fino a oggi. Sul palcoscenico ferrarese l’opera, per volontà di Bellussi e Sardelli, tra i massimi esperti del compositore veneziano, verrà presentata così com’è giunta a noi, ovvero incompleta. Se ne conoscono infatti solo l’atto II e l’atto III, ma questo non nuoce alla comprensione, poiché si comincia con l’azione che entra subito nel vivo della vicenda, del contraddittorio tra Catone e Cesare che si svolge su un terreno di gioco lontano dalle battaglie sanguinose di Farsalo e Tapso, in cui emerge invece sempre più la vita privata e la debolezza di un uomo, l’Uticense, che non riesce a gestire il proprio declino. I versi del librettista, Pietro Metastasio, raccontano infatti un dramma universale di sentimenti individuali che s’intrecciano al divenire politico.

Nel cast vocale, oltre al tenore Valentino Buzza nel ruolo del titolo, ci sono Arianna Vendittelli (Cesare), Miriam Albano (Emilia), Valeria Girardello (Marzia), Chiara Brunello (Fulvio) e Valeria La Grotta (Arbace). Le scene sono firmate da Matteo Paoletti Franzato, i costumi da Elisa Cobello e le luci da Marco Cazzola. Gli interventi video saranno a cura di Creativite.