- Data di pubblicazione
- 23/10/2018
- Ultima modifica
- 23/10/2018
Čechov e un video storico di Teatro Nucleo per ricordare la legge Basaglia
A Ferrara, il 25 ottobre
Sono passati quarant’anni dal varo della legge Basaglia, una pietra miliare che ha segnato il superamento dell’istituzione manicomiale italiana. Giovedì 25 ottobre Ferrara accende i riflettori su questa “conquista di civiltà che rischiamo di perdere”. L’appuntamento, doppio, è alle 17.00 a Palazzo Tassoni Estense . Si comincia con la messa in scena di Memorie dal Reparto n. 6 di Teatro Nucleo, liberamente ispirato all’omonimo racconto di Anton Čechov; si prosegue con la proiezione del documentario storico L’attore in manicomio, datato 1977 (un anno prima che la Legge 180, nota come legge Basaglia, entrasse in vigore) e dedicato all’attività teatrale svolta dai fondatori di Teatro Nucleo Cora Herrendorf e Horacio Czertok nell’ospedale psichiatrico di Ferrara diretto da Antonio Slavich.
Il reparto n. 6, pubblicato nel 1892, è uno dei racconti migliori di Anton Čechov. L’autore vi muove una forte critica proprio alla disumanità del trattamento manicomiale, e alla relativa ottusità o gelida indifferenza serpeggianti nella società, fa emergere l’inconsistenza del giudizio sociale e mostra quanto sottile sia la linea che separa la cosiddetta sanità mentale dalla pazzia. Il racconto si snoda nel reparto psichiatrico di uno squallido ospedale della provincia russa, dove si incontrano i due protagonisti: lo psichiatra Andrèj Efimjc e il degente Ivan Dmitric Gromov, entrambi, come spiega la regista argentina Cora Herrendorf, “piegati dalla vita e dalla storia: con i loro elevati principi di umanità e di giustizia pagano il prezzo di un modo di essere empatico e idealistico che urta contro una realtà sociale impregnata a tutti i livelli di meschinità, opportunismo, corruzione, spietatezza, cattiveria”.
In scena dunque troveremo una doppia follia, quella reale e quella metaforica, in una pièce che promette forti emozioni e in cambio chiede una riflessione, anche alla luce dei molti tentativi di revisionare quella legge che, pur rappresentando nell’ambito dei disturbi psichiatrici un punto di riferimento internazionale, oggi non sembra affatto scontata. A interpretare i personaggi cechoviani Daniele Giuliani, attore, operatore teatrale e formatore diplomato presso “L’Attore Sciamano”, la scuola di formazione per l’interazione teatrale nel sociale diretta dalla Herrendorf.
Al termine dello spettacolo, nell’ambito del Festival dei Diritti, verrà proiettato quel raro reperto che è lo storico L’attore in manicomio. L’evento è anche un’occasione per ricordare il lavoro di Antonio Slavich (collega di Franco Basaglia) che negli anni Settanta, in veste di direttore dell’Ospedale Psichiatrico di Ferrara, diede un contributo al processo di trasformazione di quell’ospedale della città estense da lager a luogo di cultura e ricerca (fu lui a invitare a Ferrara i due fondatori di Teatro Nucleo). E non manca di suggestione il fatto che in quegli stessi spazi dove avverrà la proiezione, qualche decennio fa si muovevano i degenti mescolandosi ai medici, agli infermieri, ai volontari: il Palazzo Tassoni Estense, che oggi ospita il dipartimento di architettura, fungeva infatti da sede dell’ospedale psichiatrico.
Il video racconta dunque quella luminosa esperienza degli anni Settanta, registra le attività di Teatro Nucleo nei reparti e nei cortili dell’istituzione manicomiale, fa conoscere le sue condizioni precedenti alla riforma e mostra come il teatro ne modificasse gli equilibri diventando elemento di destabilizzazione di quel sistema e dando il suo contributo – tramite l’applicazione di tecniche di ricerca teatrale nei contesti di terapia e di recupero psicofisico – al complesso percorso che portò alla chiusura dei manicomi.
Il duplice evento – “un appuntamento imperdibile per chi c’era, per non dimenticare; e per chi non c’era ancora, per conoscere” – è realizzato con la collaborazione del Dipartimento di Architettura dell’università ferrarese, del Comune di Ferrara, del Festival dei Diritti e del Teatro Nucleo.
L’ingresso è a offerta libera.