Cinquanta concerti “Con la Romagna nel cuore”. Al via la XXIII edizione di Emilia Romagna Festival

Dal 1° luglio al 24 settembre 2023, con due anteprime il 21 e 26 giugno

30 maggio 2023

Classico e contemporaneo, ricerca e tradizione, orchestre internazionali, tante prime prestigiose e un occhio di riguardo ai giovani talenti. Gli ingredienti storici dell’Emilia Romagna Festival ci sono tutti, con numeri che ogni anno crescono sempre di più. Sono oltre cinquanta infatti gli appuntamenti della XXIII edizione della rassegna fondata e diretta da Massimo Mercelli che dal 1° luglio all’8 settembre si snoderà in circa 30 località tra le province di Bologna, Ravenna, Ferrara e Forlì-Cesena, intitolata “Con la Romagna nel cuore”. “Un tratto non così diffuso ha affermato l’assessore alla Cultura Mauro Felicori nella conferenza stampa di presentazione del festival quello del decentramento culturale che porta l’offerta di alto livello di ERF anche nelle città più piccole, molte in Romagna. Il festival arriva inoltre in un momento in cui  il sistema dei beni culturali è stato gravemente danneggiato: ci sono da ricostruire le case, i ponti, i teatri, le biblioteche e gli archivi, ma c’è da ricostruire anche lo spirito pubblico con la sua capacità di riscatto, per cui  inserendo ERF in questo orizzonte si può dire che l’edizione di quest’anno vale doppio.  Anche la musica, calata nella bellezza dei luoghi, è uno strumento utile, quanto necessario, per contribuire a rimarginare le ferite delle persone e dei territori”.

I luoghi del festival sono davvero  tanti, tra questi le Rocche di Riolo Terme, Bagnara di Romagna e Imola, il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, l’Abbazia di Pomposa e le nuove location di Cesena con il prezioso Chiostro di San Francesco e Budrio (Bo) che ospiterà i concerti in tre diversi sedi, l’Accademia dei Notturni all’interno di Villa Ranuzzi Cospi di Bagnarola, Piazza Antonio da Budrio e la Villa Certani Vittori Venenti di Vedrana. “Un evento diffuso che mantiene la dimensione della festa come elemento fondante – dichiara Mercelli – e che malgrado le quotidiane terribili notizie sull’alluvione invita il pubblico a condividere la bellezza dello stare insieme con la musica vissuta, condivisa e accompagnata all’armonia dei luoghi e al dialogo, offrendo preziose occasioni di riflessione sul presente. ERF che ha la Romagna nel cuore e si svolge nel cuore della Romagna, è sensibile alle sofferenze della gente e desidera essere con loro.”

 Si parte con due anteprime, il 21 giugno nel Giardino storico del Palazzo Vescovile di Imola, con il duo padre e figlio Fulvio e Gabriele Fiorio, il cui ricavato andrà a favore del Museo Carlo Zauli di Faenza, gravemente danneggiato dall’alluvione del 17 maggio, e il 26 giugno al Chiostro di Francesco di Cesena con il Gruppo del Barrio con uno spettacolo di danza e musica dedicato alla tradizione popolare dell’Argentina. Dal 1° luglio inaugura il cartellone vero e proprio, che comprende tanti nomi internazionali tra i quali il Premio Oscar Nicola Piovani, quest’anno artista in residence al festival, che l’11 luglio sale sul palco della Rocca Sforzesca di Imola con l’importante world première commissionatagli da ERF e presentata in collaborazione con Mittelfest e Veneto Festival, dal titolo Tre fenomeni Vivaldi-Piovani, i concerti della natura, un’opera ispirata a tre celebri concerti della “natura” di Vivaldi ed eseguita da I Solisti Veneti diretti da Giuliano Carella e dallo stesso Piovani, con Massimo Mercelli al flauto; il 13 luglio Piovani è invece all’Arena di Palazzo Bellini di Comacchio, con Note a margine, un racconto autobiografico in cui accompagnato da Marina Cesari al sassofono e Marco Loddo al contrabbasso, condividerà con il pubblico esperienze, ricordi ed emozioni di oltre quarant’anni di carriera.

Tra gli altri nomi internazionali ci sono poi il pianista iraniano Ramin Bahrami con due concerti a Budrio e Cesena (suo il concerto di chiusura a Cesena nel segno di Bach, con un programma che include anche la prima esecuzione italiana del Preludio di Krzysztof Penderecki), il pianista Giovanni Umberto Battel ad Alfonsine, e l’organista lombardo Giulio Mercati a Imola con un omaggio a Don Ignazio Spadoni. Tra le formazioni orchestrali internazionali arrivano invece l’Estonian Sinfonietta Soloists con due appuntamenti organizzati con il supporto dell’Estonain Ministry of Culture e Estonian Cultural Endowment e il patrocinio dell’Ambasciata Estone, e l’Orchestre Royal de Chambre de Wallonie, la più antica orchestra da camera belga, ospite di ERF con il supporto del Governo Belga e il patrocinio dell’Ambasciata Belga e in collaborazione con il Festival di Lubiana. Fra gli altri grandi interpreti ci sono il noto pianista bulgaro Ludmil Angelov, la violinista di origine russa Ksenia Milas, la violista Anna Serova, accompagnata dal duo Tango Sonos, mentre ber il “bel canto” sono attesi in diversi appuntamenti quattro importanti voci liriche della scena internazionale, Diego Cavazzin (tenore), Marzio Giossi (baritono), Elena Cavallo (soprano), e la mezzosoprano romagnola di fama internazionale Daniela Pini.

La pagina dedicata alla musica d’autore, al jazz e alle contaminazioni con le sonorità della world music, della classica e dell’elettronica vede tra i protagonisti artisti di primo piano come Sergio Cammariere, l’eclettica violoncellista Giovanna Famulari, e poi il Grupo Compay Segundo da Cuba, e ancora il pianista Danilo Rea, con improvvisazioni ispirate ai Beatles e ai Rolling Stones. Tanti altri gli spettacoli in cartellone che rientrano in questo filone dedicato alle musiche contaminate e ai nuovi amalgami sonori, tra i quali segnaliamo almeno l’istrionico e irriverente Elio che riceverà il Premio alla carriera ERF 2023 e sarà protagonista di due appuntamenti, uno con Massimo Mercelli e la partecipazione di Pietro Beltrani al pianoforte, per un omaggio ai tanti progetti realizzati insieme al festival in quasi vent’anni di collaborazione e l’altro in cui si cimenterà nella rivisitazione e reinterpretazione delle canzoni del grande Enzo Jannacci.

Tra i progetti di contaminazione tra musica e altri linguaggi espressivi si sono poi la prima italiana di Europa Suite, realizzata su commissione ERF in co-produzione con gli Istituti Italiani di Cultura di Varsavia e di Cracovia e dall’Ambasciata d’Italia a Riga, una Suite per voce recitante, flauto, violino, chitarra, elettronica e pianoforte, creata dal compositore ravennate Matteo Ramon Arevalos, poi il recital Il mio cuore è con Cesare  tratto dal Giulio Cesare di Shakespeare, adattato da Tommaso Mattei, nell’interpretazione di Alessandro Preziosi con le musiche originali scritte dal compositore Giacomo Vezzani e un nuovo spettacolo dedicato alle donne con Isabella Ferrari che porta sul palco Le Eroine di Ovidio, con la regia di Alessandro Fabrizi e le musiche di Chopin, eseguite al pianoforte da Roberto Prosseda.

Moltissimi infine i giovani talenti e le stelle nascenti a cui ERF dà ampio spazio da sempre: quest’anno si ascolteranno tra gli altri il Terra String Quartet, quartetto di strumenti ad arco, vincitore del primo premio e della medaglia d’oro al prestigioso concorso americano di musica da camera Fischoff Chamber Music Competition 2022, in residenza al festival con quattro date, la violoncellista Miriam Prandi, Alessio Ciprietti (vincitore del primo premio assoluto al Concorso Pianistico Internazionale Andrea Baldi 2022), l’arpista Anna Castellari, una formazione composta da Lodovico Parravicini al violino, Leonardo Taio alla viola e Enrico Mignani al violoncello, che si esibiranno insieme al flauto di Massimo Mercelli, nell’ambito del progetto Boarding Pass di cui ERF è partner, e poi ancora il Muzak Ensemble e due appuntamenti realizzati in collaborazione con la Young Musicians European Orchestra.