CrossOpera. La paura dell’altro in un’opera che unisce i teatri lirici di Modena, Linz e Novi Sad

Il 3 e 5 dicembre a Modena

02 dicembre 2021

Dodici musicisti e sei giovani cantanti che arrivano da tre città gemellate, Modena, Linz (Austria) e Novi Sad (Serbia) per un’opera che esplora i temi dell’alterità nelle sue diverse declinazioni. È CrossOpera. Diversità, paura e scoperta, spettacolo dedicato al tema dell’integrazione transculturale, nato da un bando di Europa Creativa 2018 di cui è capofila il Comunale di Modena, teatro lirico che ha prodotto e commissionato l’opera assieme al Landestheater di Linz e al Serbian National Theatre. L’opera, che sarà in scena a Modena il 3 dicembre alle 20 e il 5 dicembre alle 15.30, per poi approdare a Novi Sad, Capitale Europa della Cultura 2022 a gennaio (mentre le repliche di dicembre a Linz sono attualmente sospese causa nuova chiusura dei teatri austriaci) è divisa in tre episodi, ognuno dei quali affidato a un compositore proposto dai rispettivi teatri: l’italiano Luigi Cinque, il tedesco Valentin Ruckebier e la serba Jasmina Mitrusic. Ai tre compositori è stato chiesto di elaborare un atto unico di trenta minuti sul tema dell’opera, “Otherness, fear and discovery”, ovvero la paura dell’alterità che precede la vera e profonda scoperta del nuovo, per comporre un mosaico che in cui si fondono opera lirica e influenze musicali crossover capace di raccontare i diversi aspetti dell’integrazione culturale legata ai flussi migratori che interessano l’Europa in questi ultimi decenni.

“Non solo nuove voci dalla medicina e dagli studi culturali, ma anche molte esperienze personali – soprattutto durante la pandemia – hanno recentemente mostrato un’immagine diversa dell’uomo: quella di un essere che ha potuto svilupparsi ulteriormente solo perché era un animale sociale, che interagisce in modo solidale – scrive Katharina John, drammaturga del progetto – CrossOpera differisce in un punto essenziale dalle altre performance che sono dedicate a temi scottanti della nostra interazione umana nel presente e nel futuro. Il progetto non rimane astratto, ma contenuto e forma sono fusi l’uno nell’altra. Una ventina di persone – per lo più giovani – si sono imbarcate in una nuova esperienza. Hanno lasciato il contesto tradizionale della loro attività artistica e sono partite per un viaggio nel vero senso della parola, un percorso nelle città gemelle, dove hanno fatto musica con (inizialmente) sconosciuti e creato tre impegnativi lavori musicali in un contesto professionale. La musica li ha uniti in una comunità. I vari ostacoli del viaggio e delle prove, resi più difficili dal Covid-19, sono stati superati; nuove città sono state esplorate, si sono stabilite amicizie, si sono scoperte mentalità straniere e, soprattutto, ciò che unisce tutte le persone è stato vissuto con disinvoltura grazie alla musica”.

Tutti i musicisti sono infatti stati ospitati per una residenza a Novi Sad, in agosto, e a Linz, in settembre, prima di approdare a Modena per la produzione dell’opera, e ogni atto verrà interpretato nella lingua d’origine con sopratitoli nella lingua del teatro del paese di esecuzione. L’opera sarà diretta dal serbo Đorđe Pavlović, con regia di Gregor Horres, drammaturgia appunto di Katharina John, scene e costumi di Mariangela Mazzeo, elaborazioni video di Hanna Hildebrand e Marcello Rotondella e luci di Marcello Marchi. In scena i cantanti Evgenija Jeremić, Idil Karabulut, Dalila Djenic, Florian Wugk, Eugenio Maria Degiacomi, Strahinja Đokić, mentre la parte strumentale è affidata all’ensemble dei Teatri di Modena, Linz e Novi Sad. L’autore del libretto dell’atto austriaco è Herman Schneider. Segnaliamo infine che il 2 dicembre alle ore 18 Sandro Cappelletto, autore del libretto dell’atto italiano e narratore nello spettacolo, presenterà l’opera al pubblico in occasione di Invito all’Opera.

Alla realizzazione del progetto ha partecipato attivamente l’Ufficio Politiche europee e Relazioni internazionali del Comune di Modena, con particolare riferimento al gemellaggio fra le tre città, e il Centro Stranieri che, insieme all’Università di Modena e Reggio Emilia, ha organizzato momenti di incontro e presentazioni con le comunità straniere a corollario dell’opera.