Danza Urbana. Danza, performance e città si ritrovano nella storica kermesse
Dal 5 al 10 settembre
Da quasi trent’anni mette in relazione danza e l’ambiente metropolitano bolognese in un festival che ha fatto scuola, e secondo una formula oggi diffusa in tutta Europa ma che in Italia non si era mai vista prima della sua nascita. È Danza Urbana, il festival ideato nel 1997 da Massimo Carosi e Luca Nava – rispettivamente Direttore artistico e Direttore organizzativo della manifestazione – insieme a un gruppo di studenti del corso di Storia della Danza di Eugenia Casini Ropa al DAMS di Bologna. La ventisettesima edizione si terrà in vari spazi della città dal 5 al 10 settembre, con un calendario che comprende artisti e compagnie selezionati tra i protagonisti della nuova danza d’autore e della coreografia italiana ed internazionale, che si esibiranno in differenti spazi della città, dal centro alla periferia.
Il programma, presentato il 29 agosto, presenta alcune highlights come la prima nazionale di Metis (6 settembre), spettacolo di Francesca Penzo, performer e coreografa la cui ricerca da anni si incentra su tematiche legate al femminismo intersezionale e all’inclusione sociale, e l’anteprima di Stuporosa (8 settembre) del danzatore e coreografo Francesco Marilungo, che ricrea in scena l’ancestrale ritualità legata all’elaborazione collettiva del lutto. La fragilità del corpo e dell’esperienza umana è anche al centro dello spettacolo Hello° (7 settembre) del collettivo Kinkaleri di cui vi parliamo diffusamente in Dance Land, il podcast di RadioEmiliaRomagna interamente dedicato alla danza in Emilia-Romagna. Si vedrà poi il danzatore e coreografo libanese Bassam Abou Diab con Eternal (8 settembre), che trasforma in danza i linguaggi del corpo nelle proteste di piazza, e da Israele la coppia Or Marin& Oran Nahum con il suggestivo Breathe with Me a Moment (9 settembre), opera che indaga il tema dell’intimità e della vicinanz selezionata nell’ambito di Masdanza Platform assieme al vietnamita Tu Hoang con il dirompente Trial (7 settembre). E ancora Porpora Marcasciano, attivista trans protagonista di Porpora che cammina (5-9 settembre), performance per 18 spettatori alla volta in cammino insieme a Porpora lungo un percorso di 14km ideato e curato da DOM- Leonardo Delogu e Valerio Sirna che ha debuttato lo scorso giugno a Bologna nell’ambito del Bologna Portici Festival, Adriano Bolognino con lo spettacolo Come neve (9 settembre), performance vincitrice del bando Danza Urbana XL 23, Ertza, compagnia spagnola fondata da Asier Zabaleta con Otempodiz e la performance Body Farm (10 settembre) della coreografa Premio Ubu Silvia Rampelli/Habillé d’Eau, che immerge il fruitore in un vero e proprio “luogo per la contemplazione”.
Il festival è realizzato con il sostegno di MiC Ministero della Cultura, della Regione Emilia Romagna, del Comune di Bologna e fa parte di Bologna Estate 2023. È inoltre uno dei progetti curati da Danza Urbana ETS, che si occupa di promozione della danza nello spazio pubblico e dello scouting di nuove identità autoriale coreografiche anche attraverso la proposta di percorsi di formazione, residenze artistiche e sostegni alla circuitazione attraverso il progetto DANCESCAPES.
Allegati
- Data di pubblicazione
- 30/08/2023
- Ultima modifica
- 31/08/2023