- Data di pubblicazione
- 12/03/2021
- Ultima modifica
- 15/03/2021
Dentro. Viaggio nei tabù con Giuliana Musso
Dal 14 marzo una lettura e tre incontri online
Parte da una storia vera di abuso sui minori lo spettacolo Dentro. Una storia vera, se volete di Giuliana Musso. Attorno all’ultimo lavoro dell’attrice, drammaturga e regista la rassegna Teatro Arcobaleno – dedicata al contrasto delle violenze di genere e al rispetto per le differenze nei contesti educativi di cui Ater Fondazione è partner attraverso il Teatro Comunale Laura Betti di Casalecchio di Reno – ha annodato i fili di un percorso in quattro tappe per affrontare delicate questioni tabù. Il progetto s’intitola Dentro. I nostri silenzi e si inserisce nella rassegna Scuola di fantasia, seconda parte della rassegna virtuale Teatri nella Rete di Ater Fondazione. Dal 14 marzo, con una lettura scenica su zoom e tre incontri online, aprirà uno spazio di riflessione sul tema dell’abuso e della violenza intra-familiare.
Il progetto muove dal testo dello spettacolo che ha debuttato la scorsa estate alla Biennale di Venezia diretta da Antonio Latella, dedicata al tema della censura, con cui Giuliana Musso, tra le maggiori esponenti del teatro di narrazione e d’indagine, si è confrontata in modo estremamente diretto. Dentro (una storia vera, se volete), spettacolo prodotto da La Corte Ospitale di Rubiera è infatti la messa in scena di una storia vera di abuso su una ragazzina, ispirata dall’incontro dell’autrice con una donna e con la sua storia segreta, la storia di una madre che scopre dopo tanti anni che tra le mura della sua casa si è consumata una violenza che non aveva saputo vedere e scongiurare, una verità chiusa dentro ai corpi e che adesso lotta per uscire allo scoperto tra le aule dei tribunali. “Un’esperienza difficile da ascoltare – racconta l’artista – Una madre che scopre la peggiore delle verità. Una figlia che odia la madre. Un padre innocente fino a prova contraria. E una platea di terapeuti, consulenti, educatori, medici, assistenti sociali, avvocati che non vogliono sapere la verità”.
Non solo di violenza e abuso, parla infatti lo spettacolo, ma soprattutto dei meccanismi di occultamento della violenza, dell’incapacità della società di farsene carico. Attraverso il testo l’autrice indaga anche il ruolo del teatro e il suo fragile rapporto col tema della verità. “Dentro – spiega – non è teatro d’indagine, è l’indagine stessa, quando è ancora nella vita, la mia stessa vita. Dentro non è un lavoro sulla violenza ma sull’occultamento della violenza. Dentro è un piccolo omaggio teatrale alla verità dei figli”.
La lettura scenica “a tavolino” andrà in scena in diretta streaming su zoom il 14 marzo alle 21 (gratuitamente ma su prenotazione). Nei giorni dopo la lettura sono in programma invece tre appuntamenti per approfondire con Giuliana Musso alcuni argomenti che emergono dal testo. L’artista proporrà ai partecipanti la condivisione di alcune delle sue fonti di studio teoriche e la propria esperienza d’incontro con i testimoni, per aprire uno spazio di dialogo. Gli appuntamenti, tutti di mercoledì dalle 18 alle 20 avranno come temi “la violenza dei padri” (17 marzo), “la rabbia dei figli” (24 marzo) e “il teatro della compassione” (31 marzo). Gli incontri, a iscrizione obbligatoria, sono aperti a chi ha assistito alla lettura scenica del 14 marzo.