Donne e potere. Monica Nappo porta in scena Top Girls di Caryl Churchill

Dal 19 gennaio al 5 febbraio al Teatro Due di Parma

18 gennaio 2023

Una straordinaria drammaturga inglese, una raffinata regista italiana e nove grandi attrici. Al Teatro Due di Parma dal 19 gennaio al 5 febbraio va in scena una nuova produzione, Top Girls, una pièce interamente al femminile scritta da Caryl Churchill. E non potrebbe essere altrimenti visto che il testo dell’autrice s’interroga proprio sulla relazione delle donne con il potere. La questione, decisamente attuale, è come coniugare l’essere in una posizione di comando con il proprio femminile, ovvero come evitare di ripetere il modello maschile per far emergere invece il meglio di un modello del tutto diverso e ricco di qualità, molte delle quali, nelle posizioni di potere e comando sono spesso ancora da scoprire. A firmare lo spettacolo l’attrice e regista napoletana Monica Nappo alla testa di un cast femminile di grande talento composto da Sara Putignano, Sandra Toffolatti, Valentina Banci, Cristina Cattellani, Laura Cleri, Martina De Santis, Paola De Crescenzo, Corinna Andreutti, Simona De Sarno.

“Le domande che pone il testo di Churchill – spiega la regista – sono le stesse che possiamo farci noi, avendo per la prima volta una donna a capo del nostro governo, come l’ha avuta l’Inghilterra più di 40 anni fa con la Thatcher, quando questo testo fu scritto. Le domande restano le stesse e il testo è ancora attuale, perché non sembriamo uscire facilmente da questi circuiti. Maternità o carriera? Indipendenza o famiglia? E a che costo l’una prevale sull’altra? Ma soprattutto: quanto ci aiuta la società nel caso volessimo entrambe le cose e le reclamassimo quali nostri diritti naturali? Perché lo sono. O almeno dovrebbero esserlo per tutte”.

Protagonista della pièce è Marlene, responsabile di un’agenzia di collocamento londinese. In un mix di fantasia e realtà, scopriamo i compromessi che ha dovuto accettare per ottenere una carriera di grande successo. Perché il testo di Churchill non semplifica mai, ma problematizza la vita rivelandone le contraddizioni. Celebre la scena di promozione di Marlene che apre il testo, con invitate cinque figure iconiche di epoche diverse nella storia, nella letteratura e nell’arte: la scrittrice e esploratrice scozzese del XIX secolo Isabella Bird; Lady Nijo, cortigiana giapponese del XIII secolo e in seguito monaca buddista errante; la papessa Giovanna che nel IX secolo travestita da uomo raggiunse il grado ecclesiastico più alto dell’Impero; Dull Gret, figura centrale di un quadro di Bruegel e la Paziente Griselda, un personaggio delle storie di Boccaccio e Chaucer, la cui obbedienza al marito di fronte a orribili maltrattamenti l’ha resa leggenda. Le scene successive smascherano lacerazioni profonde, rivelando che il successo professionale ha danneggiato irreparabilmente la vita personale di Marlene. I costumi sono di Daniela Ciancio, le scene di Barbara Bessi e le luci di Luca Bronzo.

Per saperne di più sono in programmi due incontri pubblici: il 26 gennaio alle 18 con lo scrittore Luca Scarlini che parlerà delle enigmatiche figure che popolano il primo atto della pièce, e il 3 febbraio alle 18 con Monica Nappo che converserà con la traduttrice del testo Maggie Rose e Laura Caretti, attualmente docente presso l’Università di Siena, che di Caryl Churchill ha curato il primo libro edito in Italia contenente i testi Cloud Nine e Top Girls.