Doppio appuntamento bolognese con Lucia Mascino. Smarrimento e The B*easts

Il 1° marzo al LabOratorio San Filippo Neri e il 2 marzo al Dehon

27 febbraio 2023

La protagonista si chiama Lucia, come l’attrice che la interpreta, Lucia Mascino, ma anche come l’autrice del testo, Lucia Calamaro. In Smarrimento, monologo scritto e diretto dalla drammaturga Premio Ubu appositamente per la pluripremiata attrice di teatro, cinema e tv, che si vedrà il 2 marzo al Teatro Dehon di Bologna, le figure si intrecciano e si fondono, in quella inconfondibile scrittura di Calamaro che mescola autobiografia e finzione in un nuovo teatro dell’assurdo, umoristico, tagliente, autenticamente contemporaneo.

Stavolta l’alter ego in scena ha le sembianze di una scrittrice in crisi, bloccata, immobilizzata davanti alla pagina bianca, in attesa di dar vita, infine, al romanzo cui sta lavorando, per il quale ha pure ricevuto un anticipo dall’editore. Ma le idee, si sa, certe volte sfuggono, svaniscono: “è la tragedia delle idee che cadono” dice l’attrice in un momento dello spettacolo. E così, in attesa che l’ispirazione torni, agli editori non resta che recuperare qualche soldo organizzando dei reading in giro per l’Italia, sperando almeno di vendere intanto altre copie dei vecchi libri. Ed è appunto lì che troviamo l’attrice/scrittrice in apertura dello spettacolo, di fronte a una platea di ascoltatori che attendono trepidanti di poter finalmente avere tra le mani l’atteso romanzo.

Come nei precedenti lavori di Calamaro, dall’Origine del mondo, a La vita ferma a Si nota all’imbrunire, l’impasse della protagonista è l’occasione per puntare la lente d’ingrandimento su ogni minimo moto dell’animo e del pensiero. Delicata, sensibile, attenta a ogni sfumatura, l’attrice si muove infatti tra i soggetti dei suoi potenziali romanzi che risvegliano le tante questioni esistenziali e professionali sospese. Ma l’elogio, come spiega la drammaturga nelle sue note, è soprattutto agli inizi, a “quel momento in cui la persona, la cosa, il fatto, appare o sbuca, ci incrocia insomma, creando presenza dove prima c’era assenza”. Un elogio all’arte della scrittura e ai suoi misteri, insomma, a quella che secondo Cesare Pavese è “l’unica gioia al mondo”: il cominciare.

Ancora un’occasione per incontrare Lucia Mascino a Bologna: infatti, nell’ambito della programmazione del LabOratorio, curata da Mismaonda con la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, all’Oratorio di San Filippo Neri, mercoledì 1 marzo alle ore 20.30, per la rassegna Prima della prima, l’attrice sale sul palco con un’anteprima dello spettacolo The B*easts. (Il seno), tratto dall’omonima opera di Monica Dolan e tradotto da Monica Capuani.