- Data di pubblicazione
- 08/08/2017
- Ultima modifica
- 22/11/2017
Ferrara Buskers Festival. New York ospite d’onore della 30° edizione
La rassegna internazionale torna a Ferrara dal 19 al 27 agosto
Il Ferrara Buskers Festival celebra i suoi trent’anni e, come ogni anno, dal 19 al 27 agosto Ferrara sarà un palcoscenico a cielo aperto, con oltre mille artisti di strada e un centinaio di show gratuiti e adatti al pubblico di ogni età, tutte le sere dalle 20 in poi.
Ad animare le sere ferraresi 20 gruppi e singoli musicisti, ma anche ulteriori 300 formazioni selezionate e accreditate, con artisti provenienti da tutto il pianeta (35 nazioni diverse). L’ampia schiera di musicisti sarà affiancata da artisti di strada – giocolieri, acrobati, equilibristi, clown – che per undici giorni riempiranno il centro storico di Ferrara, Patrimonio dell’Umanità Unesco, per una lunghissima festa mobile ricca di sorprese e di suggestioni, di sonorità familiari o esotiche e di fantasiose performance.
Ogni anno il festival viene dedicato ad una nazione ospite; in occasione di questa trentesima edizione, la nazione ospite sarà invece una “città ospite d’onore”, New York. Un vero e proprio omaggio alla Grande Mela, capitale dell’arte di strada, che trent’anni fa ispirò la nascita del Ferrara Buskers Festival.
Per questo giro musicale intorno al mondo torneranno a Ferrara i No Funny Stuff, jug band italo-americana che usa strumenti straordinari auto-costruiti, e i Gunshot, gruppo francese con il suo intenso e trascinante “Rock’n’Drôle” (rock e divertimento).
Tra gli strumenti insoliti, non passerà inosservata la tuba/machine auto-costruita della band nata a New Orleans, Frog & Henry, che incarna lo spirito delle formazioni americane anni Venti e Trenta.
Dalle Isole Canarie arriverà l’energetica Familia Flotante con la sua originale combinazione di stili musicali differenti e le canzoni cantate in spagnolo, italiano, inglese, portoghese e francese.
Ritmi africani della cultura Griot saranno rappresentati dal gruppo Africa Djembe Kaloba e il loro concerto di percussioni, canto e danza.
La tradizione musicale arcaica della sudafricana Maskandi arriverà con Qadasi & Maqhinga e le loro inseparabili chitarre acustiche, che mischiano la musica Zulu delle origini alle espressioni sonore folk occidentali.
La numerosa e sgargiante band The Red Boot Band fonderà ritmi klezmer con melodie jazz, sinuosità swing e suoni tratti dai giochi per computer.
Ancora klezmer, unito alla musica balcanica, hot jazz e americana, arricchita dalle sinuosità della danza del ventre, arriverà con l’Underscore Orkestra, colorata e gioiosa orchestra itinerante e multietnica.
Multietnici sono anche i Blouzouki, gruppo di Istanbul che a Ferrara porterà una musica raffinata a base di blues, country e swing.
Vivaci canzoni irlandesi, tradizionali pezzi latino-americani e brani originali sono al centro della poetica musicale dei Windspiel, gruppo folk che arriverà da Berlino.
Mamihlapinatapai è il nome della band spagnola che porta sul palcoscenico della strada canzoni di libertà e un mix di musica latina, balcanica, jazz, reggae e flamenco.
Sono invece rock, pop e rap gli ungheresi WatchMe, che a Ferrara arriveranno con brani originali e le loro voci che stuzzicano il lato emozionale del pubblico.
Il talentuoso bluesman Jake Green, cantante e chitarrista nato in Danimarca, arriverà al festival da solista, per far ascoltare al pubblico della manifestazione le sue composizioni originali e le cover selezionate con spirito soul.
La graffiante voce di Ronja, ballerina e cantante, sarà invece accompagnata da un’eclettica band di musicisti provenienti da tutto il mondo. Ispirandosi alla musica anni Sessanta e ai grandi artisti come Janis Joplin, the Animals, Jimi Hendrix, Ronja porterà a Ferrara un mix di soul, pop e jazz, mescolato a composizioni originali e reinterpretazioni di cover.
Nella Grande Mela si è formata anche la carismatica Maylin Pultar, bluesgirl che a Parigi ha creato il gruppo Maylin & The Mad Machine. I suoi pezzi sono ispirati a Bob Dylan, Joni Mitchell e John Lee Hoocker, ma anche a Ben Harper e PJ Harvey.
Il trio Norton Money invece offrirà al pubblico ritmi swing, rock e folk.
L’Italia sarà rappresentata dal cantautore milanese Claudio Niniano, che si esprime attraverso un genere acustico sperimentale e incanta gli spettatori guidandoli in un seducente percorso creativo. Italiani sono anche gli Streetlovers, vincitori del contest “Vota il tuo busker preferito” per gli artisti accreditati, che proporranno pezzi che spaziano dal soul al pop, dal country al blues.
Infine, tra i venti musicisti invitati ci sarà anche un quartetto tutto “ferrarese”, formatosi proprio grazie al Ferrara Buskers Festival e al conservatorio di Ferrara: si tratta di Adoc’ Quartet, composto da giovani musicisti di formazione classica.
Molte saranno anche le iniziative collaterali, tra mostre fotografiche e documentarie, artigianato, street food, attività con le scuole. Poi, la piazzetta San Nicolò sarà trasformata in “Plaza de Tango”, per offrire alla città le esibizioni dei migliori dj di tango e la bellezza del tango argentino. Nel Cortile del Castello Estense invece si terranno incontri con gli artisti protagonisti del festival, intervistati dal giornalista Leonardo Rosa, e saranno occasioni per ascoltare da vicino aneddoti e curiosità sulla vita da buskers, per scoprire le storie di chi ha scelto la strada come palcoscenico per fare musica e arte.