Ferrara Jazz riapre le porte del Torrione San Giovanni

Fino al 30 aprile, un programma fittissimo di eventi

28 gennaio 2022

È già cominciata la seconda parte di Ferrara in Jazz che, fino al 30 aprile, propone un fittissimo calendario di eventi di musica jazz e non solo, tutti da vivere in un luogo unico qual è il Torrione San Giovanni.

Forte della fiducia e della partecipazione dimostrata dal pubblico nei primi mesi di programmazione, il Jazz Club Ferrara continua con la ventitreesima edizione della storica rassegna a garantire la qualità di sempre data dall’alternanza di protagonisti del jazz nazionale ed internazionale, dalla presentazione di giovani talenti, nuovi progetti, incontri, didattica ed esposizioni da fruire in sicurezza.

Nell’arco temporale di tre mesi, Ferrara in Jazz proporrà circa 40 appuntamenti che coinvolgeranno oltre 100 artisti del calibro di Jeff Ballard, Sylvie Courvoisier, Immanuel Wilkins, Ari Hoenig, Gianluca Petrella e Paquale Mirra, Rudresh Mahanthappa, Sherman Irby, Roberto Ottaviano, Fred Frith, Chris Morrissey, Samara Joy, Hamilton de Holanda e Chano Dominguez, Simone Zanchini e Antonello Salis, Tim Berne e Matt Mitchell, Scott Hamilton, Craig Taborn e moltissimi altri.

Gli appassionati di modern mainstream o i neofiti che desiderano avvicinarsi alle sonorità del jazz più classico godranno dell’imbarazzo della scelta. Da non perdere la magnetica voce di Samara Joy, accompagnata al pianoforte da Emmet Cohen; l’eleganza musicale del quartetto capitanato dal sassofonista Scott Hamilton con fraseggi e un sound ispirati dai grandi dello swing.

A marzo approda sul palco del Torrione il modern jazz di uno dei migliori sassofonisti della scena statunitense, Sherman Irby, che si avvale di una ritmica di eccezionale compattezza, soulful & swinging, come quella dell’MMT Trio Sempre a marzo, il pubblico potrà assaporare il particolarissimo repertorio di Hero, trio del sassofonista Rudresh Mahanthappa che rivisita brani degli eroi del jazz, dell’R&B e del pop. Con Fairgrounds, quartetto stellare guidato dal batterista Jeff Ballard, il mese volge al termine.
Aprile inizia con un trio da non perdere come quello del batterista Ari Hoenig, affiancato da Gadi Lehavi al pianoforte e Ben Tiberio al contrabbasso. Mentre conducono a fine stagione il quartetto tutto italiano guidato dalla tecnica cristallina del sassofonista Stefano Bedetti ed il trio del pianista Dario Carnovale coadiuvato dal vigoroso drumming di Ferenc Nemeth alla batteria.

America latina, colonne sonore del grande cinema e cantautorato trovano spazio in “Liberi!”, performance senza confini stilistici di due autentici funamboli della fisarmonica come Simone Zanchini e Antonello Salis; nell’esotico duo formato dal pianoforte di Chano Dominguez e Hamilton de Holanda al mandolino; nelle storie cantate da Danilo Lico, e nell’interpretazione di brani della tradizione latino americana firmata da Cabruja, cantautore di origine venezuelana, genovese d’adozione.

Altro ingrediente della rassegna? Funk, funk e ancora funk con Romantic Funk: The Unfamiliar, progetto del bassista e compositore inglese Orlando le Fleming e con i Funk Hunters, band nata dal desiderio del batterista Enrico Smiderle di omaggiare la grande stagione anni ’70 del celebre gruppo Head Hunters, guidato dallo sciamano del jazz-funk Herbie Hancock.

Gli orecchi più audaci, attratti dall’attualità jazzistica imprevedibile e multiforme, avranno di che sbizzarrirsi con l’incredibile parco giochi sonoro di OoopopoiooO, duo formato da Vincenzo Vasi e Valeria Sturba; con Correspondence, nuovo disco firmato da Gianluca Petrella e Pasquale Mirra, e ancora con il duo Tim Berne – Matt Mitchell, due star newyorchesi le cui ultime uscite discografiche si caratterizzano per un’intensità che non teme confronti.

Un’altra chicca proveniente dalla Grande Mela è il quartetto del bassista Chris Morrissey, il cui tour europeo farà tappa al Torrione per presentare il nuovo Impact Winter Formal.

L’inizio di marzo vede un grande ritorno, il trio di un autentico camaleonte della chitarra come Fred Frith.
Attinge alla tradizione musicale afro-americana proiettandola nella più stretta attualità The 7th Hand, ultimo progetto del sassofonista Immanuel Wilkins, una nuova stella del firmamento musicale newyorkese.

Aprile si apre nel segno dell’improvvisazione radicale con la pianista Sylvie Courvoisier, accompagnata da Drew Gress al contrabbasso e Kenny Wollesen alla batteria.
L’attualità del jazz nazionale è ben rappresentata dalla libertà espressiva di “Anasyrma”, nuovo progetto dei Tell No Lies, una formazione decisamente poco incline al compromesso; da Ghost Horse, espansione in forma di sestetto di Hobby Horse, trio che negli ultimi dieci anni si è posto all’avanguardia di un forte rinnovamento creativo, e da Ground 71, trio formato da Giampiero Locatelli, Stefano Dallaporta e Andrea Grillini, che presenterà al Jazz Club l’omonimo disco edito da Auand.
Chiude in bellezza questa ventitreesima edizione di Ferrara in Jazz, uno dei massimi improvvisatori del nostro tempo, Craig Taborn, che in piano solo celebrerà al Torrione la Giornata internazionale del jazz Unesco (sabato 30 aprile).

Anche le domeniche del Jazz Club strizzano l’occhio alla contemporaneità dei linguaggi sonori. Prosegue [Serico-Tonale], la rassegna curata da Istantanea che vive dell’osmosi tra compositori e artisti di diversa estrazione.

Gli appuntamenti in programma saranno con Enrico Mignani; Stefano Ricci & Istantanea Ensemble; Istantanea String Quartet; Francesco; la neonata OCER, Orchestra creativa dell’Emilia-Romagna.

Il ricchissimo programma propone infine incontri con ospiti illustri, esposizioni nella piccola art gallery del Jazz Club e presentazioni di libri.

 

 

 

Informazioni
Il Jazz Club Ferrara è un circolo Endas
331 4323840 – www.jazzclubferrara.com