- Data di pubblicazione
- 20/10/2021
- Ultima modifica
- 20/10/2021
In Fonderia una Bayadère contemporanea firmata da Michele Di Stefano
Il 20 ottobre a Reggio Emilia
È una visione psichedelica e incantevole la Bayadère contemporanea che Michele Di Stefano ha coreografato per la Compagnia Professionale Nuovo Balletto di Toscana, in scena il 20 ottobre alle 20.30 alla Fonderia di Reggio Emilia, sede di Aterballetto. Esotismo, promesse amorose tradite, melodramma, atmosfere soprannaturali e sontuose: sono questi gli ingredienti fondamentali che hanno fatto della Bayadère uno dei balletti preferiti delle platee ottocentesche. La creazione, la cui musica è firmata dal compositore austriaco Léon Minkus, è stata uno dei primi trionfi di Marius Petipa al Teatro Imperiale di San Pietroburgo. A distanza di quasi centocinquant’anni (il primo allestimento è del 1877) il classico creato dal coreografo francese non smette di esercitare il suo fascino senza tempo e di ispirare danzatori e coreografi, tra i quali mostri sacri della danza come Vakhtang Chabukiani e Rudolf Nureyev, che ne hanno offerto decine di allestimenti e rivisitazioni.
L’atemporalità dell’opera ispira anche Michele Di Stefano, coreografo di punta della scena internazionale europea, che per il suo allestimento guarda al III atto di Bayadère, il cosiddetto Regno delle Ombre, dove le anime impalpabili apparse in sogno al guerriero Solor dopo aver fumato il narghilé scendono in arabesques penchées le pendici dell’Himalaya. “Il mio interesse – spiega il coreografo – è rivolto proprio al potenziale compositivo che questa scena contiene, non per replicarla ma per scatenare tutta la sua forza dinamica ed anche per restituire all’allucinazione di Solor la sua vera natura psichedelica. Pensato per un ensemble di talenti giovanissimi, questo nuovo Regno delle Ombre così misteriosamente carico di suggestioni, appartiene ai tempi eccezionali che stiamo vivendo, perché fa riferimento a qualcosa di perduto e a qualcosa di possibile allo stesso tempo, qualcosa che riguarda la presenza dei corpi e l’intreccio delle loro traiettorie, in uno spazio che non è più soltanto un al di là ma è un presente che desidera essere reinventato con delicatezza e passione”. A dar vita a questa visione dodici danzatori e danzatrici del Nuovo Balletto: Lisa Cadeddu, Matteo Capetola, Francesca Capurso, Carmine Catalano, Beatrice Ciattini, Matilde Di Ciolo, Roberto Doveri, Veronica Galdo, Aisha Narciso, Aldo Nolli, Niccolò Poggini, Paolo Rizzo.