Gender Bender vince l’Europa. 1,2 milioni da Creative Europe per un nuovo progetto triennale dedicato alla parità di genere

Anche l’Università di Bologna tra gli 11 partner europei  

27 luglio 2020

Bologna capitale europea della danza e delle performing arts che promuovono cultura e pratiche della parità di genere. A decretarlo la notizia di un imponente finanziamento di oltre 1,2 milioni di euro stanziato dall’Unione europea nell’ambito del programma Creative Europe a sostegno di Performing Gender – Dancing In Your Shoes, un nuovo progetto triennale ideato da Gender Bender, il festival internazionale prodotto da Il Cassero LGBTI Center di Bologna che ogni anno, da ormai diciotto, porta sotto le due Torri artisti e spettatori provenienti da ogni parte del mondo, intercettando linguaggi innovativi  che mettono in scacco ideologie e pregiudizi.

“La parità di genere – spiega ​Daniele Del Pozzo​, responsabile del progetto oltre che direttore del Festival – nelle arti è sempre più una priorità per i paesi europei che attraversano un tempo turbolento di instabilità politica. ​Performing Gender – Dancing In Your Shoe s​vuole approfondire la discussione sul genere nel sistema della danza europea creando un legame tra i professionisti della cultura e le comunità locali in Europa”.

Con il festival bolognese capofila, e la partnership di 11 partner di 8 paesi europei, il progetto punterà dunque sulla danza e sulle arti performative per sviluppare e produrre nuove forme di pratiche artistiche a partire da comunità culturali e locali, con particolare accento sulle questioni di genere e le identità LGBTQI.  Dal 1° novembre al 31 dicembre le varie organizzazioni culturali saranno infatti inserite all’interno di un processo di coprogettazione di laboratori creativi e di ​8 produzioni e workshop di danza​, commissionati ex-novo insieme a 16 dancemaker, 9 direttori artistici, 8 audience developer, 11 project manager, 3 ricercatori accademici e 1 consulente artistico, e che verranno presentati al pubblico come esito finale del progetto. I risultati del processo saranno poi pubblicati in un manuale che raccoglierà l’analisi delle metodologie e la valutazione accademica dell’impatto del progetto sugli artisti e il pubblico coinvolto, curato dai ricercatori dell’Università di Bologna che figura tra i partner del progetto assieme a Theather Festival Boulevard di ‘s-Hertogenbosch (Paesi Bassi), DansBrabant di Tilburg (Paesi Bassi), City of Women di Ljubliana (Slovenia), Paso a 2 di Madrid (Spagna), Yorkshire Dance di Leeds (Regno Unito), The British Council (Regno Unito), Klap Maison de la Danse di Marsiglia (Francia), Norrlandsoperan di Umeå (Svezia), Sìn Cultural Center di Budapest (Ungheria).