- Data di pubblicazione
- 02/01/2019
- Ultima modifica
- 02/01/2019
Girotondo Kabarett. Eros, ironia e musica agli albori del Novecento
Al Teatro Due di Parma dal 4 al 20 gennaio.
Girotondo, opera dello scrittore e drammaturgo austriaco Arthur Schnitzler, è una vorticosa e arguta catena di giochi amorosi, composta da dieci anelli/incontri erotici tra altrettanti personaggi, di dieci differenti condizioni sociali e umane, e diventata nel tempo, tra le tante chiavi di lettura riservate a questa pièce, un’allegoria della grandezza e del declino dell’Impero Asburgico.
La produzione di Fondazione Teatro Due di Parma diretta da Walter Le Moli, che prosegue la ricerca sul “mondo di ieri”, recupera le atmosfere libertine del “Girotondo” e lo fa diventare un vero e proprio kabarett mitteleuropeo, ambientato nella Vienna di inizio Novecento. Raffinato quanto ironico e giocoso, Girotondo Kabarett sarà al Teatro Due , dal 04 al 06 gennaio, dall’11 al 13 gennaio e dal 18 al 20 gennaio, con un espicito invito al pubblico a immergersi totalmente in quelle atmosfere, anche cenando o sorseggiando un drink nello spazio scenico che azzera il palcoscenico e si riempie di tavoli e sedie, per cogliere più direttamente le suggestioni che riecheggiano la vecchia Europa agli albori del secolo breve.
Il sensuale testo teatrale di Schnitzler, costretto a fare i conti per ben vent’anni con la censura imperiale che ne bloccava la rappresentazione, non ha una vera e propria trama: l’intreccio è una sorta di danza di seduzione tra i dieci personaggi che, in dieci quadri, dialogano due alla volta e uno dei due è poi protagonista anche della scena successiva, in un concatenarsi di incontri che formano un cerchio esplicitato nel titolo, un girotondo. La prostituta (interpretata da Cristina Violetta Latte), il soldato (Davide Gagliardini), la cameriera (Ilaria Falini), il giovane signore (Luca Nucera), la giovane signora (Paola De Crescenzo), il marito (Massimiliano Sbarsi), la ragazzina (Maria Laura Palmeri), il poeta (Emanuele Vezzoli), l’attrice (Carola Stagnro) e il conte (Nanni Tormen): tutti giocano con i propri e altrui sogni, con le perversioni, le debolezze, i witz della Vienna fin de siècle, affidando il compito della seduzione alla parola, modulata dal carattere, dall’estrazione sociale e dall’espressività dei singoli personaggi. Sicché il girotondo dell’eros è anche un girotondo linguistico, che parte dalla lingua bassa e scarna, prosegue con la lingua austera della borghesia ottocentesca e arriva alla ricercatezza frantumata (da pause) del conte, che si mescola alla parlata semplice della prostituta chiudendo il cerchio.
Accanto agli attori già citati ci sono Francesca Tripaldi nel ruolo di un’aspirante artista, Carlo Sella nelle vesti di un aspirante musicista, Laura Cleri (habitué), Cristina Cattellani (drammaturg) e Marcello Vazzoler (cameriere lento).
L’insolita versione musicale-teatrale dell’ammaliante Girotondo rivisitato da Walter Le Moli agli attori aggiunge cantanti e musicisti (coinvolgendo in tutto ventitré artisti): la cantante Fiorella Ceccacci Rubino, il soprano Lisa La Pietra e la Kleine Kabarett-Orchestra composta da cinque elementi: Simona Cazzulani (violino), Alessandra Mauro (pianoforte), Giorgia Marra (sax), Anna Vita (tromba), Maria Veronica Bigliardi (batteria). I numeri musicali completano l’atmosfera e dialogano con i dieci quadri del Girotondo proponendo anche alcune preziosità, tra cui il valzer “Liebelei” composto dallo stesso Schnitzler, finissimo interprete del rivoluzionario clima musicale viennese di Mahler, Brahms e Bruckner, e la “Sonata erotica” di stampo dadaista di Erwin Schulhoff, a Parma nella sua prima esecuzione italiana. Le musiche sono curate da Alessandro Nidi.
Le scene portano la firma di Tiziano Santi, i costumi sono di Gianluca Falaschi, le luci di Claudio Coloretti.