Giù il cappello al Ferrara Buskers Festival!

Dal 23 agosto al 1° settembre, la 32esima edizione della rassegna nel segno della Danimarca

22 agosto 2019

Niente più ingressi coordinati dai volontari nei diversi punti della città, ma offerta libera a cappello, come nella grande tradizione degli artisti di strada. Il Ferrara Buskers Festival si rinnova tornando alle origini, per riscoprire la straordinaria bellezza di quel rapporto esclusivo tra musicisti e pubblico che caratterizza l’arte dei Buskers di tutto il mondo. Anche se “Il pubblico del festival e di Ferrara è sempre stato educato e partecipe nel fare le offerte – ha spiegato infatti Rebecca Bottoni, neopresidente dell’Associazione che organizza la rassegna – con questo rinnovamento vogliamo incoraggiare gli spettatori a fare le offerte nel cappello dei musicisti. I veri buskers sono coloro che non suonano a cachet, ma che si esibiscono a cappello. È un’arte che si nutre della partecipazione del pubblico. Ed è questo che rende la manifestazione speciale e che permetterà agli spettatori di ascoltare e conoscere i buskers originali più bravi del mondo proprio a Ferrara”.

La rassegna torna dal 23 agosto al 1° settembre, con un omaggio a Copenaghen, città Ospite d’Onore della trentaduesima edizione, e una doppia anteprima: il 22 agosto tra gli scenari rinascimentali del centro storico di Mantova, e il 23 a Comacchio, con i musicisti posizionati fra i ponti monumentali e i canali della città sul Parco del Delta del Po. E poi si approda finalmente nel cuore della città estense Patrimonio Unesco, dove oltre ai venti gruppi protagonisti saranno centinaia gli spettacoli portati in scena da musicisti di strada provenienti da ogni angolo del mondo, per un totale di circa mille artisti diffusi su duecentomila metri quadri pedonali della città. Tra questi, alcuni gruppi dalla Danimarca come Broken Moonshine e Joey G & The Whizz Kids, e poi gli ungheresi Acoustic Planet, il gruppo folk degli Hangover Porch Zombies, i Kallidad dall’Australia, i Primo Tempo dalla Svizzera, il celtico Tim Scanlan, l’australiano Ziggy McNeill e gli italiani Diana LouGastònKoradan e il gruppo di percussioni Utungu Tabasamu. Immancabile anche la consueta tappa intermedia del 26 agosto: non più a Lugo, come negli ultimi anni, ma in una nuova location tutta da scoprire per i Buskers, ovvero Cesenatico.

Anche i bambini sono i benvenuti, e non solo come spettatori. Una delle novità di questa nuova edizione è dedicata proprio a loro: è il BuskeriniLab, una bottega musicale all’aperto in programma il 24 e 25 agosto. I bimbi dai 6 ai 9 anni si divertiranno con il gruppo busker Radiocorriere Swing, in un laboratorio organizzato dal musicista Luca Gambertoglio, specializzato in pedagogia musicale per l’infanzia e autore di libri sonori. L’artista guiderà i bambini nella realizzazione di “Musicattoli”, oggetti sonori costruiti a mano, con i quali è possibile ottenere suoni e rumori originali e stravaganti da utilizzare nei giochi musicali, dopo aver ascoltato aneddoti sulla loro storia.