- Data di pubblicazione
- 07/03/2019
- Ultima modifica
- 08/03/2019
Gli Sposi. Frosini/Timpano portano in scena i Macbeth dei Balcani
Il 9 marzo a Pieve di Cento
Le vicende personali si rivelano sempre politiche, soprattutto a teatro, dove i microcosmi fanno deflagrare mondi interi, rivelando molto più di quanto riescano talvolta a fare opere congegnate appositamente per denunciare dinamiche e contraddizioni dell’attualità sociopolitica.
È il caso di David Lescot, drammaturgo, attore, regista, musicista che, come ha scritto Attilio Scarpellini, “usa il teatro per amplificare la marginalità e rimpicciolire l’enfasi della storia monumentale”. Francese, classe 1971, fin dalle prime prove sulla scena Lescot è stato salutato come una rivelazione e premiato negli anni (Premio del sindacato nazionale della critica per la migliore creazione in lingua francese per ben due lavori; Prix Nouveau Talent Théâtre nel 2008; premio Molière “per la rivelazione teatrale”; Grand prix de la litérature dramatique). In Italia lo abbiamo conosciuto soprattutto grazie ai progetti Face à Face e Fabulamundi, dedicati alla scoperta e diffusione tra paesi diversi dell’Unione Europea della drammaturgia contemporanea, e agli artisti che hanno voluto portarlo in scena.
Tra questi Elvira Frosini e Daniele Timpano, autori, registi e attori, a loro volta pluripremiati per lavori dedicati alle contraddizioni dell’oggi e alle ferite recenti della nostra storia, ovvero alla “storia cadaverica d’Italia” come il recente Acqua di Colonia, sulle politiche colonialiste italiane portate avanti per sessant’anni dal nostro paese e spesso rimosse o relegate nella memoria collettiva solo al periodo del fascismo.
Sabato 9 marzo, alle 21.30, Frosini e Timpano saranno al Teatro Alice Zeppilli di Pieve di Cento, nel cartellone di Agorà, con Gli Sposi. Romanian tragedy, scritto dal drammaturgo francese e tradotto in italiano da Scarpellini. Protagonisti i Macbeth dei Balcani, ovvero Nicolae Ceausescu e Elena Petrescu, il più sinistro tra i tiranni dei paesi del blocco comunista e sua moglie. Dittatori capricciosi e sanguinari hanno seminato per vent’anni la paura nel popolo rumeno per poi finire sommariamente giustiziati davanti alle telecamere, sotto gli occhi del mondo, il 25 dicembre 1989.
Il testo porta in scena lo stesso Nicolae nei panni di “Lui” e sua moglie Elena nei panni di “Lei”, interpretati rispettivamente da Timapano e Frosini, con voce fuori campo di Valerio Malorni, seguendo la quasi casuale ascesa dei coniugi dalle oscure origini contadine fino ai vertici della Romania comunista. A spiccare, come in molte storie di ‘potere’, la stupefacente mancanza di qualità dei due, un uomo e una donna che, come evidenzia lo stesso Lescot, sono “persone molto ordinarie, nella Romania del XX secolo. Entrambi vengono dalla campagna. Un po’ nello stesso modo l’uno e l’altra si ritrovano a militare nel Partito Comunista. Niente sembra distinguerli dai loro compagni. Tranne il fatto che sono un po’ meno dotati della media. Sono delle creature senza smalto in un mondo senza orizzonte”. Lo spettacolo quindi, con l’ironia che caratterizza tanto il drammaturgo che gli attori e registi italiani, ripercorre la storia personale di due coniugi, una vita privata attraverso la quale si legge, in controluce, una storia collettiva che ancora brucia nella carne del nostro presente. “Non sorprende – sottolinea infatti Scarpellini – che Daniele Timpano ed Elvira Frosini, la coppia artistica che nel nostro teatro ha meglio interpretato il potere e la società in chiave di comicità critica e di umorismo crudele, abbiano subito sentito un’affinità elettiva con i due tragicomici coniugi di Lescot, abbastanza veri e abbastanza assurdi, abbastanza determinati e abbastanza miserabili, per rientrare a pieno titolo in quella contro-storia satirica del novecento che i due attori-drammaturghi italiani vanno scrivendo da anni”.
Lo spettacolo, prodotto da Gli Scarti, accademia degli artefatti, e Kataklisma teatro, con il sostegno di Armunia, Spazio ZUT! Teatro di Roma e Asti teatro nell’ambito di Fabulamundi. Playwriting Europe – Beyond Borders?, rientra nella programmazione della stagione teatrale Agorà prodotta dall’Associazone Liberty e promossa da Unione Reno Galliera, con il sostegno di Regione Emilia-Romagna.