Il “Gradiente” perAspera festival. La sedicesima edizione a caccia di sfumature

Dal 18 al 24 settembre a Bologna e in Città metropolitana

14 settembre 2023

Coinvolgere il pubblico in esperienze uniche, al crocevia tra arti diverse e forme di relazione inaspettate. Si declina così, tra arti performative, danza, musica, arte digitale, fotografia, radio, incontri, la vocazione al contemporaneo di perAspera, festival ideato e organizzato a Bologna e in Città metropolitana da Nove Punti Aps, a cura di Maria Donnoli e Ennio Ruffolo. L’appuntamento per la sedicesima edizione è dal 18 al 24 settembre, con molti appuntamenti irripetibili in spazi diversi, rivissuti attraverso la fluidità delle discipline, e un focus sulla relazione delle arti agite con spazi espositivi di diversa natura di Bologna e della Città Metropolitana: Musei cittadini, Musei privati, spazi indipendenti. Fil rouge di questa edizione è il concetto di “gradiente”: un invito a fermarsi a guardare il colore pieno e le sfumature che compongono il mondo.

Si parte il 18 settembre con in Tears from the Void, in cui Enrico Fedrigoli, Vincenzo Scorza / Black7even e Eleonora Fabrizi intessono un dialogo tra arte digitale, fotografia analogica, danza e musica elettronica. Il progetto si struttura tra due luoghi: PIETRO – spazio indipendente appena nato nella cappella sconsacrata del seicentesco Palazzo Tanari – che ospiterà il vernissage dell’esposizione fotografica e sonora visitabile fino al 24 settembre, e la Casa della Cultura Italo Calvino di Calderara di Reno, dove si sviluppa la seconda parte del progetto fotografico di Enrico Fedrigoli creato in relazione con l’arte digitale di Black7even e una performance di Eleonora Fabrizi, danzatrice di base ad Amburgo, con immagini video di Black7even e una coreografia originale costruita sui suoni elettronici di Vincenzo Scorza. Queer Art Walk (23 settembre) esplora invece il Museo Internazionale e Biblioteca della Musica da un’inconsueta prospettiva queer costruita e condotta da Flavia Monceri, ordinario di Filosofia Politica.

Altro spazio espositivo da scoprire è la Casa Museo NENA a Casalecchio di Reno. La tenuta settecentesca viene dedicata all’ascolto con il radiodramma La discrezione dell’omicidio di Fanny & Alexander (20 settembre), che riscrive per la radio la pièce di Augusto Frassineti e Giorgio Manganelli andata in onda su RAI RADIO3 in occasione del centenario dello scrittore, saggista e giornalista. Nella seconda parte della serata Rodolfo Sacchettini conduce Notturni radiofonici, un percorso di ascolti e attraversamenti di radiodrammi costruito appositamente per il festival a partire dalle suggestioni dei sotterranei nella dimora privata, oggi Museo. Il 21 settembre al MAMbo, invece, il centro di ricerca musicale fondato da Luciano Berio e diretto da Francesco Giomi, Tempo Reale, invita pubblico, musicisti e giocatori agonisti della Lega Italiana calcio-balilla a sfidarsi in una serie di partite che diventa una performance immersiva e partecipativa, FOOSBALL, al suo debutto proprio nel foyer del museo bolognese. E l’esplorazione sonora è alla base anche della live performance di La Testa NO!, eclettico duo di batteria e violoncello composto da Francesco Guerri e Andrea Grillini, al debutto con il live del progetto Malebolge (19 settembre) nella settecentesca Villa Aldini, preceduto dalla presentazione del libro Il respiro del tamburo del batterista Gigi Cavalli Cocchi che restituisce un tassello di storia della musica italiana.

I pezzi di vita, questa volta rappresentati dalle scritte sui muri, sono i protagonisti dell’intervento di Ateliersi all’Istituto Aldini Valeriani con un doppio progetto (22 settembre): la lecture-performance Freedom has many forms, ricerca drammaturgica e performativa sulle scritte che si manifestano e si dissolvono sui muri delle città, seguita da un reading poetico costruito da Fiorenza Menni con le scritte raccolte sui muri della loro scuola dai ragazzi delle classi 4 e 5 C Grafica e Comunicazione dell’IIS Aldini Valeriani. L’indagine fotografica dei ragazzi, che ha generato i materiali su cui è stato costruito il reading di Fiorenza Menni, fa parte del progetto speciale CO-CREATION YOUNG che perAspera inventa e introduce per la prima volta e che porterà avanti anche nelle successive edizioni del festival.

Il 23 settembre appuntamento con Eutierrìa, progetto che aprirà alla cittadinanza gli spazi di Palazzo Bargellini Pallavicini Panzacchi. Una parte del palazzo oggi ospita un progetto di accoglienza abitativa gestito da Open Group e proprio qui il festival sceglie di raccontare – con il documentario di Zero51 Audiolab e i podcast realizzati da Lucia Manassi e Alice Facchini – il percorso realizzato tra gennaio e giugno 2023 da Nove Punti e dalla Compagnia Artemis danza / Monica Casadei con le persone in migrazione del CAS di Vidiciatico e le persone con disabilità cognitiva dei centri diurni di Open Group. Si chiude il 24 settembre all’Oratorio San Filippo Neri con 14.610 di Claudia Catarzi, performance in prima regionale che vede la danzatrice e coreografa tornare a perAspera a distanza di un decennio con il suo nuovissimo solo danzato su una struttura lignea lineare.

PerAspera ha il sostegno della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Bologna e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e fa parte di Bologna Estate 2023 e di A Mente Fresca 2023, rassegna estiva del Comune di Casalecchio di Reno coordinata dal servizio Casalecchio delle Culture.