Grandezze & Meraviglie della musica antica e barocca

Da settembre a novembre tra Modena, Vignola, Sassuolo e Semelano il 26° Festival Musicale Estense

11 settembre 2023

Dal 15 settembre tra Modena, Vignola, Sassuolo e Semelano torna Grandezze & Meraviglie, il Festival Musicale Estense diretto da Enrico Bellei. Dal 1998, anno delle celebrazioni di Modena Capitale, ovvero del quattrocentesimo anniversario del trasferimento della corte estense da Ferrara a Modena, il festival racconta i fasti della musica antica e barocca, regalando al pubblico l’opportunità di scoprire e riscoprire un repertorio unico, che comprende molte raccolte estensi. Il viaggio continua con una ventiseiesima edizione ricca di concerti, ben ventuno in tutto (a cui se ne aggiunge uno in marzo per la XII giornata europea della musica antica).

Ad aprire il festival è Smisuranza (Modena, 15/09, Chiesa di Sant’Agostino). Il concerto, presentato, nell’ambito del festivalfilosofia Parola, accosta e contrappone vocaboli seicenteschi a brani musicali che mimeticamente alludono e allo stesso tempo si liberano dal vincolo delle parole: protagonisti sono il violino, la viola e l’arpa barocca. Sempre a Modena si ascolteranno la Messe de Nostre Dame di Guillaume de Machaut (1365), che rappresenta uno dei capolavori della letteratura musicale franco fiamminga (Modena, 24/09, Chiesa di San Pietro), e un altro capolavoro di area culturale fiamminga, La Missa “L’Homme Armé” di Jacob Obrecht (Modena, 17/10, Palazzo Ducale, Sede Accademia Militare), dedicata al duca di Ferrara intorno al 1505, e conservata nella Biblioteca Estense di Modena. Due ampie produzioni che vedono protagonisti giovani musicisti diretti da grandi professionisti. A Vignola andrà in scena invece una delle opere più sfarzose di Alessandro Stradella, la Serenata Il Barcheggio (11/10, Rocca), la cui esecuzione si baserà sul manoscritto estense conservato a Modena. La produzione prosegue il rapporto pluriennale con il Festival Barocco Alessandro Stradella, che consente di valorizzare la collezione modenese di manoscritti dell’autore, la più cospicua oggi esistente. A Sassuolo invece si ascolterà Nisi Dominus (7/10, Chiesa di San Giorgio), uno dei più ispirati e emozionanti brani sacri di Antonio Vivaldi, che viene proposto accanto a un virtuosistico e passionale “Amor hai vinto”, con un soprano d’eccezione, vincitore di un recente concorso vocale internazionale. Si completa poi con L’Ultimo Monteverdi (Modena, 21/09, Chiesa di Sant’Agostino) il progetto biennale con la Fondazione Arcadia, per l’esecuzione integrale della raccolta postuma (Venezia 1650) basata su manoscritti originali). Sempre di Monteverdi è Il Ballo delle Ingrate (Modena, 15/10, Chiesa di San Carlo), una delle composizioni più significative della “Seconda prattica”, dove il Teatro e la Parola prevalgono sulla musica, al servizio di un “vero teatro”.

Due concerti intitolati Al tempo di Lorenzo il Magnifico (Semelano, 17 /09, Chiesa dei Santi Pietro e Paolo) e Quant’è grande la bellezza. La musica […] al tempo di Perugino e Signorelli (Modena, 28/10, Galleria Estense), tracciano poi il profilo della civiltà musicale rinascimentale in Italia Centrale, mentre Lo splendore dei Gonzaga (Modena, 1/11, Chiesa di San Carlo) celebra i fasti della benemerita corte che diede avvio alla splendida stagione monteverdiana. Bellezza musicale e bellezza dell’anima sono i temi di Concerto piccolo e Concerto grosso (Vignola, 27/09, Rocca) assieme a O quam suavis est (Sassuolo, 21/10, Chiesa di San Giorgio), che presentano due declinazioni della musica strumentale: quella squisitamente sonatistica e concertistica, e quella dove tra i suoni trapelano, distillati, i testi devozionali. Analogamente Angelus Domini (Modena, 3/10, Chiesa di Sant’Agostino) e Flora e Primavera (Vignola, 25/10, Rocca) presentano il primo una rarissima e importante esecuzione di musiche sacre “veneziane” del polacco Mikołaj Zieleński e una quasi altrettanto rara e festosa raccolta di musica madrigalistica del coevo bolognese Adriano Banchieri.

Si chiude con La Musica per tiorba dell’italiano Kapsberger e di Pfender, da manoscritti dell’Archivio di Stato di Modena, con Fratello amorevolissimo (Modena, 5/11, Museo Civico), e con Soli Deo Gloria (Modena, 30/09, Chiesa del Voto), che offre un Bach che, partendo da una linea di canto popolare, si arricchisce dell’improvvisazione all’organo e del ricco contrappunto con un caleidoscopio di fughe, imitazioni.

Completano il programma una serie di appuntamenti collaterali, incontri interdisciplinari e itinerari didattici rivolti ai giovani, tra i quali i cinque appuntamenti di 0-12 Musica Familiare, il ciclo di concerti della domenica mattina dedicato a bambini e bambine fino ai 12 anni accompagnati da adulti, e gli incontri realizzati in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia e l’Accademia Nazionale di Scienze lettere e Arti, quest’anno dedicati al tema dell’invenzione.

Il Festival gode del sostegno e del patrocinio del FUS (Fondo Unico dello Spettacolo del Ministero della Cultura), della Regione Emilia-Romagna, dei Comuni di Modena, Sassuolo e Vignola, Fondazione di Modena e Fondazione di Vignola e di Bper Banca.

 

IL PROGRAMMA