- Data di pubblicazione
- 25/05/2021
- Ultima modifica
- 25/05/2021
Inno al futuro. Muti torna sul podio della Cherubini
Il 28 e 29 maggio al Municipale di Piacenza
Il 28 e 29 maggio alle 19 Riccardo Muti torna a dirigere l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini al Teatro Municipale di Piacenza. In realtà né il Maestro né l’Orchestra si sono fermati durante i mesi di chiusure forzate dei teatri. Tra le varie iniziative messe in campo per mantenere vivo il rapporto con il pubblico, la scorsa primavera i giovani talenti della Cherubini hanno portato la grande musica di note di Bach, Mozart, Vivaldi e Brahms direttamente nelle abitazioni degli spettatori, grazie a video registrati da casa, mentre in autunno proprio sotto la direzione di Muti hanno suonato in due concerti trasmessi in streaming dall’Alighieri per il Ravenna Festival.
Niente a che vedere, comunque, con il tanto atteso ritorno in sala. Un ritorno che il Maestro Muti e l’orchestra da lui fondata nel 2004 (che riunisce artisti provenienti da ogni regione del paese che hanno l’opportunità di suonare con direttori e solisti di calibro mondiale in rassegne e produzioni di eccellenza) celebreranno con un concerto all’insegna della rinascita e della ripartenza. Il programma, intriso di speranza, si apre infatti con la Sinfonia dal Don Pasquale di Gaetano Donizetti, opera che rappresenta il punto di arrivo della grande tradizione della Scuola napoletana. Alla partitura Muti è peraltro particolarmente legato perché fu il primo titolo da lui diretto al Festival di Salisburgo nel 1971 su invito di Herbert von Karajan. A completare il programma sarà l’ultima e la più famosa tra le Sinfonie di Antonin Dvorák, la n. 9 in mi minore op. 95 Dal nuovo mondo, composta tra il 19 dicembre 1892 e il 24 maggio 1893 a New York, quando il compositore boemo venne invitato dalla mecenate Jeanette Thurber ad assumere la carica di Direttore del Conservatorio, una delle prime scuole ad ammettere donne e afroamericani. Nella sinfonia Dvorák unì due patrimoni popolari, quello boemo e quello americano, per consegnare uno sguardo sul futuro che risuona nelle speranze di oggi.