Intrattenimento violento. I cavalli di battaglia di Eleonora Danco

Il 5 novembre all’Oratorio San Filippo Neri

05 novembre 2021

 Una galleria di personaggi invischiati in conflitti adolescenziali che cercano disperatamente, vitalisticamente, di affermarsi ma non sanno scegliere in che direzione andare. Li porterà in scena tutti insieme Eleonora Danco, in un recital nel quale l’attrice romana cuce molti dei suoi cavalli di battaglia intitolato Intrattenimento violento. L’appuntamento è il 5 novembre alle 20.30 all’Oratorio San Filippo Neri, per il ciclo Monologhi Femminili del LabOratorio, la cui programmazione è curata da Mismaonda con la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

Il format contiene testi, poesie, dialoghi e monologhi di una regista, drammaturga e performer molto apprezzata nella ricerca teatrale, ma anche volto noto del cinema, avendo lavorato tra gli altri, con Daniele Luchetti, Nanni Moretti, Cristina Comencini, Marco Bellocchio, Michele Placido, Gabriele Muccino, Pupi Avati, Ettore Scola ed essendo lei stessa regista cinematrografica: il suo primo film, N-CAPACE, ha vinto due menzioni speciali al 32° Torino Film Fest ed è stato Candidato al David di Donatello e ai Nastri d’Argento 2015. Il suo recente dEVERSIVO, visto all’Arena del Sole qualche anno fa, ha segnato il suo ritorno a teatro con un atto unico sul teatro e su Roma, il diario di bordo di un’artista indipendente che lotta per la conquista del palcoscenico, in un conflitto sofferto, ribelle ma anche divertente, in una realtà brutale che sembra irrecuperabile.

In questo recital la Capitale, i suoi volti e il suo slang tornano protagonisti con un mix di personaggi incastrati nell’infanzia, stralci di strada, stati d’animo dal linguaggio spiazzante e diretto. “Mi sono ispirata a Roma – racconta Danco – a quello che percepisco della città. A Roma è tutto esposto, tutto fuori, come in un teatro, ma allo stesso tempo non succede niente, è tutto fermo”. Tra monologhi, dialoghi e poesie l’attrice dà voce a un insieme di personaggi estremi, folli, drammatici e divertenti. Una galleria rutilante, un intrattenimento violento, come recita il titolo dove “la donna non è un elemento tranquillizzante ma tocca tutti i punti della condizione umana, creando un’energia provocatoria e fisica”.