Jeremi Pelt Quintet. Il grande jazz afroamericano allo Smallest Jazz Club

Il 7 Marzo all’Abate Road 66

07 marzo 2022

 “C’è un potenziale grande quanto una montagna da scovare in Jeremy Pelt”. Lo scriveva Zan Stewart sulla rivista Down Beat nel 2002, unendosi a un coro di apprezzamenti unanime dell’area jazz statunitense che lo ha definito “intrepido”, “convincente”, “appassionato” e soprattutto straordinariamente “espressivo”. Energia allo stato puro, insomma. Vent’anni dopo è gioco facile dire che avevano tutti ragione, perché oggi Pelt è considerato tra i migliori trombettisti della scena jazz contemporanea, acclamatissimo dal grande pubblico statunitense e votato “Rising Star” della tromba negli ultimi cinque anni proprio dalla prestigiosa Down Beat Magazine. Imperdibile allora l’occasione di sentirlo suonare allo Smallet Jazz Club di Modena in un concerto organizzato all’Abate Road 66 dagli Amici del Jazz di Modena il 7 marzo alle 21.

Nella sua carriera di giovane trombettista, Pelt si esibito accanto a mostri sacri del calibro di Jimmy Heath, Frank Foster e Ravi Coltrane, fino ad arrivare a incidere con il grande Wayne Shorter. Ha prestato il prezioso sound della sua tromba alla Roy Hargrove Big Band, alla Village Vanguard Orchestra e alla Duke Ellington Big Band. Il ritorno del grande jazz afroamericano allo Smallet sarà col Jeremy Pelt Quintet, fra i gruppi più seguiti e apprezzati del jazz newyorkese. Con Pelt alla tromba ci sono infatti Victor Gould al piano, Chien Chien Lu al vibrafono, Vicente Archer al Contrabbasso e Allan Mednard alla batteria.

Alla fine del concerto all’Abate Road 66 alcuni i componenti della band saranno ospiti della consueta Jam Session del lunedì con il Free Quintet con Onofrio Paciulli al Piano, Glauco Zuppiroli al contrabbasso, e Andrea Burani alla batteria e tanti ospiti, tra i quali appunto i musicisti di Pelt. Una serata a tutto Jazz, per gli Amici del Jazz di Modena e il Modena Jazz Festival.