Kent Nagano debutta a Parma con la Filarmonica Arturo Toscanini: da Berio a Beethoven 

17 novembre 2025

Un programma che mette in dialogo passato e presente intrecciando Luciano Berio, Wolfgang Amadeus Mozart e Ludwig van Beethoven. Sul podio, a guidarlo, Kent Nagano, il nuovo Principal Artistic Partner della Filarmonica Arturo Toscanini, direttore statunitense riconosciuto a livello internazionale per la profondità delle sue interpretazioni e per la sua capacità di coniugare tradizione e innovazione, che apre il suo percorso a Parma chiarendo subito la rotta: repertorio classico letto come tradizione viva, in dialogo con il Novecento e con le sue avanguardie. L’appuntamento è per il 19 novembre al all’Auditorium Paganini. 

Il concerto si apre con le Sequenze di Berio, affidate a due prime parti dell’orchestra: Mihaela Costea al violino per la Sequenza VIII e Sandu Nagy al flauto per la Sequenza I. Due ritratti solistici che espongono “la voce” dello strumento e ne mettono a nudo respirazione, articolazione, tempo interiore. In mezzo e a ponte con l’Ottocento, Gabriele Strata affronta l’ultimo capolavoro concertistico di Mozart, il Concerto per pianoforte n. 27 in si bemolle maggiore K 595, pagina di luminosità crepuscolare che sembra già sporgersi oltre i confini classici. Chiusura con la Sinfonia n. 5 in do minore op. 67 di Beethoven, nodo simbolico della nostra modernità sinfonica: tema-motivo, destino, forma che spinge avanti. 

La collaborazione tra Nagano e la Toscanini nasce con una dichiarazione d’intenti: evitare programmazioni prevedibili e considerare il grande repertorio un crogiolo di idee in cui l’impronta teatrale italiana — flessibile, reattiva, “capace di incanalare l’energia del palcoscenico lirico nella sala sinfonica” — torni a farsi motore di senso. “In tutta la tradizione della musica classica europea — dice Nagano — l’Italia ha svolto un ruolo di primo piano, e nel nostro XXI secolo guardiamo alla sua leadership come a uno dei laboratori più vivaci per la musica contemporanea e le arti. In Italia c’è sempre stata una connessione organica tra musica e teatro. Si può fare musica in modo fluido, reattivo, avventuroso”. 

Il disegno prosegue lungo la stagione con due ulteriori tappe già fissate: il 5 febbraio 2026 Nagano torna sul podio per la Seconda Sinfonia di Gustav Mahler; il 31 maggio 2026 dirige un programma condiviso con l’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano che affianca il Concerto per violino di Aziza Sadikova a La sagra della primavera di Igor Stravinskij. Tre appuntamenti che, letti in sequenza, tracciano un arco espressivo netto: dalla ricerca solistica novecentesca alla classicità tardiva, dal monumento beethoveniano alla visione sinfonico-corale mahleriana, fino alla modernità esplosiva di Stravinskij e a una voce compositiva attuale come Sadikova. 

La 50ª Stagione 2025/26 della Fondazione Arturo Toscanini è sostenuta da Ministero della Cultura, Regione Emilia Romagna, Comune di Parma, Fondazione Cariparma, Fondazione Monteparma, Camera di Commercio dell’Emilia; Main Sponsor Barilla; Partner Istituzionale Cepim; Major Sponsor Chiesi; con il contributo di numerose aziende del territorio.