- Data di pubblicazione
- 24/06/2020
- Ultima modifica
- 24/06/2020
La città abitata. Al via la settima edizione dell'Insolito Festival
A Parma dal 24 giugno al 15 settembre
Spettacoli, incontri ed esplorazioni urbane per ritrovare la città e ritessere le relazioni con i suoi spazi, la sua architettura, la comunità. Dopo quasi quattro mesi di stop ai teatri, è la settima edizione di Insolito Festival, in scena a Parma dal 24 giugno al 15 settembre, a guidare bambini e adulti in un viaggio di “riappropriazione” dei luoghi amati e di quelli meno noti della città, attraverso gesti poetici e azioni comunitarie. Le norme di distanziamento imposte dall’epidemia di Covid-19 rendono Insolito ancora più speciale, spingendo sul pedale della vocazione originaria del festival organizzato dall’Associazione Micro Macro all’abitare spazi aperti, parchi, giardini intrecciando rapporti con altre realtà del territorio. Tra luoghi non convenzionali e talvolta periferici, spicca quest’anno l’utilizzo delle Serre Petitot del Giardino Ducale, uno spazio abbandonato da anni tutto da riscoprire.
Il cartellone propone un discorso articolato sul rapporto tra arte e spazio pubblico puntando su artisti e artiste interessate a esplorare la relazione con i territori attraverso creazioni pensate ad hoc e nuove pratiche di partecipazione e coinvolgimento attivo dei cittadini. Tra queste l’Insolito gioco dell’oca a cura di Emanuela Dall’aglio, un viaggio da compiere con telefono e qualche metro di spago alla mano per interagire con installazioni e ambiente naturale seguendo una voce guida udibile attraverso dei QRcode posti su una mappa. Dal 3 luglio al 15 settembre, da soli o per piccoli gruppi, i viaggiatori si troveranno ad attraversare il Giardino Ducale abitato per tutta l’estate dalle strutture e dalle opere, tappe e stazioni, di questa originale rivisitazione dell’antico gioco dell’oca.
Tra le creazioni d’arte comunitaria c’è il progetto Lettere d’amore – il più grande epistolario d’amore della città, a cura di Daniele Bonaiuti e Chiara Renzi, che inviteranno i cittadini a recapitare una lettera scritta a mano per creare un’opera collettiva in forma di lettere appunto, che confluiranno poi in una mostra nel mese di settembre. Dalla raccolta delle lettere si passa a quella dei gesti con Rent a movement a cura della coreografa Elisa Cuppini che propone una vera e propria raccolta di gesti donati dai cittadini e cittadine di ogni età che l’artista tradurrà in uno spettacolo di danza in scena il 28 luglio alle Serre Petitot. E ancora il pubblico sarà protagonista del Lapsus urbano- Il primo giorno possibile di Kepler-452 in scena il 9 luglio al Giardino Ducale, uno spettacolo audio-guidato per 30 spettatori alla volta che racconta la memoria del passato recentissimo (quello del lockdown) e quello del presente in cui ci si interroga su che cosa sia accaduto e come ci ha cambiati. Anche in DSD Distance Security Dance, un progetto di Yele Canali e Agnese Scotti in scena il 15 luglio all’ Area Verde Via Pelicelli Centro Giovani Montanara, si indagano attraverso il movimento le nuove possibilità di agire la scena con i limiti imposti dai recenti regolamenti. E distanza, prossimità, relazione tra generazioni e infanzia sono parole chiave di due progetti a cura di Beatrice Baruffini. Il 6 luglio al Parco del Naviglio e il 26 agosto alla Cittadella torna l’installazione sonora Dialoghi dell’infanzia on tour, una installazione in cui le bambine e i bambini di Parma con le loro parole si rivolgono agli adulti per dire loro cosa pensano dei grandi temi come Dio, Madre natura e la morte. Mi passi la scuola? è invece un nuovo progetto nato in questi mesi che in un laboratorio dedicato ai bambini che hanno appena lasciato la scuola primaria domanda loro di raccontare quali particolari, parole, riti, usanze riaffiorano nella memoria dopo questi mesi di assenza. Il laboratorio di teatro servirà per creare un racconto da narrare il 2 luglio al Castello dei Burattini a bambini più piccoli che a settembre dovranno cominciare la scuola per la prima volta.
Tra gli altri spettacoli in programma ci sono poi Parole e sassi con Agnese Scotti, un lavoro che ruota attorno alla storia di Antigone dedicato esclusivamente a bambini e bambine di 8-9-10 anni, Sei sassolini ovvero il peso dell’ingiustizia, una creazione per Insolito Festival di Riccardo Reina con Piergiorgio Gallicani che prendendo spunto da un testo di Heinrich Boll offre ai ragazzi una riflessione sul tema della giustizia, Le nid, di e con Consuelo Ghiretti e Francesca Grisenti, in cui si racconta con il teatro di figura dell’arrivo dell’altro e dell’inatteso che insegna a crescere, La rivincita di Daniel Gol con Patrice Bussy e David Meden, protagonisti di un conflitto che si trasforma in una danza giocosa. Sempre per i più giovani torna lo storico Frollo di Marco Baliani che racconta la storia di un bambino impastato di pan pepato.
Alcuni lavori si rivolgono invece a un pubblico di soli adulti come i due corti teatrali Polvere, di e con Giulio Bellotto, Annalisa Esposito per la regia di Riccardo Reina con scene e sculture di Christian Zucconi, una riflessione sul tempo e le tracce che lascia, e Conchiglie, di e con Jessica Graiani e una marionetta ibrida, una piccola biografia silenziosa di una donna che non ha mai visto il mare. Shakespearology, ideato e diretto da Sotterraneo, è invece un one-man-show, un catalogo di materiali shakespeariani che nello stile intelligente e divertente della compagnia dà voce al Bardo in persona.
Insolito Festival è un’iniziativa dell’Associazione Micro Macro realizzata con il contributo del Comune di Parma e con il sostegno della Regione Emilia Romagna, della Fonda- zione Monteparma, Conad Centro Nord per Insolito gioco dell’oca.