- Data di pubblicazione
- 28/01/2022
- Ultima modifica
- 28/01/2022
La Tosca tra i giganti di Hugo de Ana apre la Stagione del Comunale
Dal 29 gennaio al 6 febbraio a Bologna
Dal 29 gennaio al 6 febbraio un nuovo allestimento della Tosca di Puccini diretto dall’israeliano Daniel Oren e firmato da Hugo De Ana inaugura la Stagione d’Opera 2022 del Teatro Comunale di Bologna. Per il regista argentino la nuova produzione del teatro felsineo sarà un vero e proprio ritorno a casa. Intanto perché la Tosca è l’opera che ha messo in scena più volte insieme al Don Carlo di Verdi (ricordiamo un imponente allestimento all’Arena di Verona), e poi perché proprio al Comunale di Bologna ha avuto il suo debutto italiano nel 1991 con il Mosè di Rossini, proseguendo poi la sua collaborazione col teatro felsineo con la regia del Werther di Jules Massenet ancora del 1991, diretto da Riccardo Chailly, e l’allestimento della Turandot di Puccini in scena nel 1997, con la direzione di Daniele Gatti.
Il profondo rispetto della musica e dell’autore che per De Ana sono sempre stati imprescindibili non gli impediscono di certo di sperimentare sul fronte visivo. In ogni edizione il regista ha sempre proposto chiavi di lettura simbolica differenti attraverso regia, scene e costumi. Sempre molto dirette, leggibili: “perché al pubblico non devono servire intermediazioni per comprendere quel che si trova di fronte”. Qui, anticipa, i simboli saranno braccia e mani giganti. E che cosa simboleggiano, dentro la celeberrima storia d’amore e morte in cui s’incrociano i destini del pittore Mario Cavaradossi e della sua amante Rosca con quella del fuggiasco Cesare Angelotti, lo si scoprirà solo andando a teatro, ciascuno secondo il proprio immaginario, perché il dialogo col pubblico secondo il regista non può passare attraverso note esplicative.
Sul podio è impegnato l’israeliano Daniel Oren, stimato interprete del titolo pucciniano. Protagonista il soprano uruguaiano Maria José Siri, apprezzata interprete di Tosca in tutto il mondo. Accanto a lei, nei panni di Mario Cavaradossi, il tenore Roberto Aronica già impegnato in importanti produzioni operistiche al TCBO come lo stesso Don Carlo del 2018 e la Cavalleria rusticana del 2019, e che nella Stagione d’Opera 2022 sarà protagonista nell’Otello di Verdi in scena a giugno. La parte del terribile barone Vitellio Scarpia invece è affidata al baritono Claudio Sgura che torna al Comunale di Bologna dopo 17 anni con il ruolo grazie al quale è stato acclamato da pubblico e critica in teatri di tutto il mondo. Le recite del 30 gennaio, 1, 3 e 5 febbraio vedono protagonisti sul palco Svetlana Kasyan (Tosca) e Mikheil Sheshaberidze (Cavaradossi). Erwin Schrott invece si alterna con Dalibor Jenis (Scarpia) nelle recite del 30 gennaio, 1, 3, 5 e 6 febbraio. Completano il cast Christan Barone come Cesare Angelotti, Nicolò Ceriani come Sagrestano, Bruno Lazzaretti nella parte di Spoletta e Tong Liu in quella di Sciarrone. Il Coro del TCBO è diretto da Gea Garatti Ansini, mentre quello di Voci Bianche è istruito da Alhambra Superchi. Le luci sono curate da Valerio Alfieri.
La prima serata sarà trasmessa in diretta su Radio3 Rai a partire dalle ore 18. Le recite saranno precedute, circa 45 minuti prima dell’inizio dello spettacolo, da una breve presentazione dell’opera nel Foyer Rossini del Teatro Comunale.