#laculturanonsiferma. Memorie di Adriano, quelle canzoni del clan Celentano che fanno ancora sognare

Il 21 aprile in onda il concerto-spettacolo con Peppe Servillo e una band all stars

20 aprile 2020

All’universo di Celentano la band all stars composta dal frontman Peppe Servillo e da Javier Girotto al sax, Fabrizio Bosso alla tromba, Furio Di Castri al contrabbasso, Rita Marcotulli al pianoforte e Mattia Barbieri alla batteria ha dedicato un tributo che ha riscosso un grandissimo successo in tutti i teatri che ha attraversato. Sarà perciò una bella occasione poter rivedere comodamente da casa Memorie di Adriano. S’intitola così lo show prodotto da ATER che andrà in onda il 21 aprile su Lepida Tv ed Emilia Romagna Creativa nell’ambito del nostro palinsesto #laculturanonsiferma, martedì 21 aprile alle ore  21:00. Al centro del concerto-spettacolo le Canzoni del clan, “le canzoni di un’Italia giovane, di nuovo giovane, che guardava altrove e a se stessa anche nelle canzoni, in queste canzoni, tenere ed urlate, scritte da autori vari ed arrangiate dai migliori per essere cantate da tutti, insieme al molleggiato e a Don Backy, insieme agli amici. Canzoni danzate e sussurrate che cantiamo, diversamente, anche oggi per appartenenza e desiderio, per curiosità e gusto di una memoria viva e sorprendente”. Si ascolteranno quindi (negli arrangiamenti ad hoc della band) pezzi indimenticabili come Una carezza in un pugno e Storia d’amore così come Azzurro, Stai lontana da me, Sognando, Sei rimasta sola e Sotto le lenzuola e altri brani capaci di regalare dolci ricordi a chi li ha cantati a squarciagola nei falò in spiaggia di allora e nuove emozioni a chi di quei falò ha sentito solo nostalgici racconti. “Quando ci siamo incontrati per la prima volta, cinque o sei anni fa in occasione di una residenza artistica promossa dall’Ater, non avevamo idea che il nostro percorso sarebbe stato così lungo e intenso. All’inizio sembrava quasi un gioco. Abbiamo affrontato per primo il repertorio di Frank Zappa, poi quello di Domenico Modugno. Sembravano soltanto due piccole occasioni per trovarci e rimescolare le nostre esperienze artistiche”. A parlare sono i musicisti della scena jazz e rock italiana riuniti da Peppe Servillo e Furio Di Castri in quella che si è lentamente configurata come una serie di show dedicati a pezzi di storia della musica che hanno segnato l’immaginario di intere generazioni. Tra questi l’indomito Adriano Celentano, il molleggiato nazionale che oltre a essere stato un grande interprete e compositore, a partire dagli anni Sessanta tramite la sua etichetta discografica, il Clan Celentano, è stato catalizzatore di un piccolo gruppo di artisti, una fucina in cui si muovevano figure come Don Backy e Ricky GIanco e in cui ha mosso i primi passi anche Demetrio Stratos.