- Data di pubblicazione
- 20/03/2023
- Ultima modifica
- 21/03/2023
A L'altro suono arriva About Birds di Yuval Avital
Il 24 marzo, in prima assoluta al Teatro Pavarotti Freni
About birds – che vedremo il 24 marzo alle 20.30, in prima assoluta, al Teatro Pavarotti Freni di Modena – è un progetto multimediale, commissionato dal Festival l’Altro Suono al poliedrico artista Yuval Avital.
L’idea centrale del lavoro è nata nel 2020 durante il lockdown, quando l’artista ha iniziato la produzione della nuo va opera: una partitura per un quartetto d’archi a cui fa da contraltare una serie di acquerelli su carta in piccolo formato, attualmente esposti in mostra a FMAV Palazzo Santa Margherita a Modena. La partitura, della durata di 110 minuti, è un racconto musicale che alterna echi stravinskiani e ritmi ostinati a modi melodici mediorientali. “Ogni sezione rappresenta, come i dipinti, uno stato d’animo – racconta l’artista – : ore di insonnia, osservando gli uccelli che saltavano nel cortile, momenti di desiderio e momenti di vuoto, creando un viaggio all’interno del proprio sè. La partitura si è poi trasformata in una drammaturgia che unisce alla musica una metamorfosi in cui gli interpreti si trasformano in uccelli”.
Sul palco del Comunale, il pubblico attraverserà prima dello spettacolo sei ‘griglie domestiche’ – ambienti scenici creati dall’artista con oggetti casalinghi e inaspettati, realizzati con l’attrezzeria del teatro – che simboleggiano la reclusione e allo stesso tempo creano micro aree d’azione performative. In che modo le più antiche tradizioni possono integrarsi con le più moderne tecnologie? Esistono punti di contatto tra la nostra natura ancestrale e la condizione iperconnessa e globalizzata in cui viviamo? A partire da queste domande, il progetto visivo iniziale è cresciuto grazie ad un ‘isolamento artistico’ di cinque giorni sull’appennino modenese fino a compiersi in una performance con i musicisti dell’Ensemble Meitar, filmata, registrata e fotografata dall’artista per creare la sezione multimediale dell’opera.
Il progetto è nato nel contesto di Modena UNESCO City of Media Arts e presentato in colla borazione con Fondazione Modena Arti Visive, Ensemble Meitar, Felicja BIumental Association, Studio Annette e FBMC – Israel.