Lazarus | Io e Bowie. Intervista a Casadilego
All'Arena del Sole di Bologna dal 26 aprile al 30 aprile
Casaldilego, giovane cantante e musicista, vincitrice della quattordicesima edizione di X Factor, è tra i protagonisti dell’opera rock di David Bowie, Lazarus, al debutto in questi giorni per la regia di Valter Malosti (produzione Emilia Romagna Teatro). Abbiamo chiesto a questa ventenne dalla voce incantata qual è il suo rapporto con la musica di Bowie. Ecco cosa ci ha detto
Lo spettacolo è una vera e propria opera contemporanea, una visione corale che intreccia linguaggi diversi riprendendo le vicende del migrante interstellare Thomas Jerome Newton de L’uomo che cadde sulla terra (The Man Who Fell to Earth, 1963) di Walter Tevis e del successivo film L’uomo che cadde sulla terra di Nicolas Roeg (1976), grande prova d’attore del Duca Bianco. È insomma un personaggio che riaffiora periodicamente nella sua storia, un po’ come un fantasma. “Forse Bowie dà vita a quest’opera per liberare o liberarsi di quel personaggio – riflette Malosti – così come ha fatto nel video di Blackstar con l’altrettanto malinconica epopea di Major Tom di Space Oddity e ancor prima con Ziggy Stardust, di cui ha inscenato la morte nella magnifica mostra David Bowie is, riponendo il manichino coi vestiti di Ziggy in una teca-sarcofago simile a una camera di ibernazione”. La versione di Bowie e Walsh è infatti una sorta di sequel del libro di Tevis e del film di Roeg. L’alieno è ancora sulla Terra, sempre più isolato dal mondo: rinchiuso nel suo appartamento, in preda ai fantasmi della sua psiche che mescola realtà e sogno. I dialoghi visionari, surreali, neri e poeticamente grotteschi, con personaggi che forse sono proiezioni della mente delirante di Newton, si alternano alle canzoni che danno forma a una playlist indimenticabile.
In scena all’Arena del Sole di Bologna dal 26 aprile al 30 aprile.
Video
- Data di pubblicazione
- 28/03/2023
- Ultima modifica
- 18/04/2023