Le good vibs del jazz manouche alla XI edizione del Pennabilli Django Festival

Dal 27 al 29 dicembre la magica atmosfera del borgo di Pennabilli si scalda ancora di più con la musica jazz manouche dell’undicesima edizione del Pennabilli Django Festival, con i concerti al Teatro Vittoria, i seminari per musicisti, gli aperitivi musicali all’Orto dei Frutti Dimenticati, le jam session notturne e le camminate sonore gipsy. L’appuntamento come sempre è dedicato alla straordinaria figura di Django Reinhardt, ideatore e massimo esponente del genere musicale “Manouche” detto anche gipsy swing o gipsy jazz.

“Da qualche tempo – ha spiegato Enrico Partisani, Presidente dell’Associazione Culturale Ultimo Punto – pensavo a come riempire il vuoto nel periodo fra Natale e Capodanno. Per mettere in moto gli animi in attesa dell’anno nuovo, avevo in mente un piccolo Festival di buona musica Jazz. La mia idea era quella di ricreare a Pennabilli la calda atmosfera che si respira nei Jazz Club di qualche capitale europea. Volevo portare dell’ottima musica nei bar e nei locali di Pennabilli, per godere delle “good vibrations” che si sprigionano intorno alle jam session notturne, mentre fuori magari nevica. Negli anni, l’idea si è sempre più avvicinata al Jazz Manouche. Ho incontrato gruppi musicali Manouche nei miei viaggi e anche qui a Pennabilli ospiti del festival Artisti in Piazza. Mi sentivo dunque sempre più attirato da questo genere musicale così trascinante, creato dal genio di Django Reinhardt. L’entusiasmo di alcuni amici del festival “Artisti in Piazza” (soprattutto Tolga During e Moreno Raspanti) nel 2011 mi ha finalmente avviato ad organizzare, assieme agli amici e collaboratori della associazione culturale Ultimo Punto, la prima edizione del Pennabilli Django Festival”.

Tra gli ospiti attesi nelle tre giornate ci sono Cyranó Vatel, chitarrista salernitano che abbraccia sia lo stile jazz tradizionale americano che lo stile jazz manouche, il Duo Mirabassi – Zanchini, in cui lo spirito dei ritmi del Sud America e la profondità pulsante del vecchio swing, si mescolano alle sonorità del jazz odierno e moderno, Giuseppe ‘Pippi’ Dimonte (in quartet) contrabbassista, bassista e compositore da sempre interessato alla contaminazione tra musica classica, jazz e world music; e poi ancora il Tchabenvili – Tcha Limberger trio, e Liberdjango, nato nel cuore della Romagna, dove tre musicisti con radici jazzistiche si sono imbarcati in un viaggio musicale alla ricerca di melodie suggestive, e il chitarrista Tchavolo Schmitt, leggenda vivente della chitarra swing. Anche per questa undicesima edizione il programma del festival è stato elaborato con la supervisione di Tolga During e offre l’opportunità di ascoltare, vedere e studiare molteplici aspetti del gipsy jazz e non solo.

Programma 2023