“Le interviste impossibili” aprono la nuova stagione del Teatro Due
A Parma, fino al 21 novembre
“Le interviste impossibili” era il titolo di un programma della seconda rete radiofonica Rai andato in onda nel biennio 1974-75 con la regia di Andrea Camilleri: i grandi scrittori dell’epoca “intervistarono” i grandi personaggi del passato, interpretati in radio dalle migliori voci del teatro italiano degli anni Settanta. Si trattava ovviamente di interviste immaginarie, di un gioco squisitamente letterario e dichiaratamente ironico definito “un solidissimo attrezzo per acrobazie mentali”, ma talmente raffinato e affascinante da diventare un vero e proprio format esportabile ben oltre la radio.
Adesso, a oltre quarant’anni di distanza dalla prima messa in onda, “Le interviste impossibili” vanno in scena al Teatro Due di Parma e alle voci della prima versione radiofonica si sostituiscono le presenze sceniche degli attori (quelli di oggi), rafforzando ulteriormente l’illusione di assistere ad un’intermediazione tra noi e dimensioni lontane nel tempo, altrimenti irraggiungibili, e al contempo offrendo la possibilità, affatto illusoria, di uno sguardo possibile con cui osservare il mondo attuale, di una riflessione sul presente, sui dilemmi della modernità, sulle somiglianze e le differenze tra le epoche e sull’umanità dei personaggi intervistati (lontano secoli o millenni, e ciò nonostante estremamente attuali), a conferma dell’idea sostenuta con forza da Fondazione Teatro Due, che cioè “l’accadimento teatrale non debba limitarsi a un’effimera animazione di spazi” ma affrontare anche grandi temi universali (che sono il punto di partenza di tutta la programmazione della nuova stagione del Teatro Due, inaugurata proprio dai primi due di questi dialoghi immaginari, con il testo di Italo Calvino inviato nella pittoresca vallata di Düsseldorf per interrogare l’uomo di Neanderthal sui motivi della sua inattesa fama e quello di Vittorio Sermonti che incontra Giulio Cesare).
Sono in tutto 24 interviste (scelte tra le 82 messe in onda da RadioRai) programmate per essere presentate due per volta nelle serate del weekend o la domenica mattina, in 16 appuntamenti che andranno avanti fino al 21 novembre e che vedranno sul palco del Teatro Due ventisei attori: Tommaso Ragno, Paola De Crescenzo, Raffaele Esposito, Cristina Cattellani, Gigi Dall’Aglio, Bruna Rossi, Michele de’ Marchi, Nanni Tormen, Dino Lopardo, Carlo Sella, Francesca Tripaldi, Carola Stagnaro, Paolo Bocelli, Laura Cleri, Luca Nucera, Emanuele Vezzoli, Massimiliano Sbarsi, Davide Gagliardini, Fiorella Ceccacci Rubino, Marcello Vazzoler, Giancarlo Condè, Ilaria Falini, Ivan Zerbinati, Sara Bertelà, Filippo Dini, Valeria Angelozzi.
Ed ecco gli scrittori che ci hanno regalato questa panoramica arguta e divertente:
Umberto Eco, che immagina l’incontro con il fondatore di una delle più importanti scuole di pensiero dell’intera umanità, il filosofo e scienziato Pitagora (il 4 novembre), con il pastore dell’antica Grecia Erostrato che distrusse il tempio di Artemide, una delle sette meraviglie del mondo antico (l’11 e il 12 novembre), con Attilio Regolo, il politico e militare romano vissuto nel III secolo a.C. (il 3 novembre), con Beatrice Portinari, la figura storica che si cela dietro al personaggio dantesco (il 16 novembre), con il filosofo, scrittore e critico d’arte francese Denis Diderot (il 9 novembre) e con Pietro Micca, l’involontario eroe del settecentesco assedio di Torino, durante la guerra per la successione al trono di Spagna (il 29 ottobre).
Edoardo Sanguineti, che intervista uno dei più importanti esponenti della tradizione filosofica occidentale, Socrate (il 4 e il 5 novembre), poi Francesca da Rimini, figlia del duecentesco signore di Ravenna punita con la morte per un amore segreto, secondo il celebre racconto di Dante Alighieri (il 17 novembre) e il fondatore della psicoanalisi Sigmund Freud (il 17 e il 18 novembre).
Luigi Santucci, che incontra l’astrologo e astronomo polacco Niccolò Copernico (il 18 novembre) e l’ultima regina del regno tolemaico d’Egitto, Cleopatra, una dei nemici più temuti della Repubblica romana ma oggi conosciuta soprattutto per il suo grande fascino che aveva sedotto due tra i più grandi condottieri romani, Giulio Cesare e Marco Antonio (il 10 novembre)
Andrea Camilleri, che conversa con il Duca di Svevia, poi imperatore del Sacro Romano Impero, Federico II (il 5 novembre).
Umberto Simonetta, che parla con Guglielmo Tell, il leggendario eroe svizzero del Canton Uri (l’11 e il 12 novembre).
Giorgio Manganelli, che incontra l’astrologo, scrittore e farmacista del medioevo francese Nostradamus (il 10 novembre) e l’architetto catalano Antoni Gaudí (il 16 novembre).
Oreste Del Buono, che intervista uno dei più grandi romanzieri e pensatori russi di tutti i tempi, Fëdor Dostoevskij (il 21 novembre).
Carlo Castellaneta, che chiacchiera con il pittore spagnolo Pablo Picasso (il 19 novembre).
Luigi Malerba, che incontra il filosofo dell’antica Grecia Epicuro (il 28 ottobre).
Alberto Arbasino, che conversa con il compositore Giacomo Puccini (il 19 novembre) e con il poeta simbolo del decadentismo Gabriele D’Annunzio (il 21 novembre).
Infine, Italo Calvino incontra anche il sacerdote e capo azteco Montezuma (il 28 ottobre) e Vittorio Sermontil’imperatore e scrittore romano Marco Aurelio (il 9 novembre).
L’attività di Fondazione Teatro Due riceve il sostegno istituzionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Parma.
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- Data di pubblicazione
- 27/10/2017
- Ultima modifica
- 27/11/2017