- Data di pubblicazione
- 17/02/2023
- Ultima modifica
- 17/02/2023
Le vie del Jazz. La XXIV edizione di Crossroads
Dal 3 marzo al 27 luglio
Una maratona musicale lunga cinque mesi che attraverserà la regione in lungo e in largo trasformandola in un palco diffuso pronto ad accogliere talenti e star internazionali. È Crossroads, il festival organizzato da Jazz Network in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna. La XXIV edizione dell’imponente kermesse diretta da Sandra Costantini è in programma dal 3 marzo al 27 luglio, con più di sessanta concerti in oltre venti comuni, per un totale di oltre quattrocento artisti e artiste. Uno straordinario viaggio tra atmosfere e geografie di tutto il mondo, col jazz e gli universi della black music a fare da punto fermo da cui partire per sperimentare aperture estetiche di ogni sorta, come dimostrano il concerto del contrabbassista Dave Holland, che con il suo trio ci trasporta al vertice del jazz di estrazione afro-americana (14 marzo, Imola, Teatro Ebe Stignani), e la cantante Irene Grandi, che lascia i panni di cantautrice di enorme successo popolare per indossare quelli di blues singer (6 maggio, Ravenna, Teatro Alighieri).
Artisti residenti di quest’anno sono alcuni solisti tra i più affermati del jazz italiano, ovvero Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, Mauro Ottolini e Francesco Bearzatti. Bosso arriverà per la prima volta sui palcoscenici di Crossroads il 12 marzo a Casalgrande, dove esplorerà il repertorio di Stevie Wonder con il suo quartetto e in aggiunta le ance di Nico Gori. In duo con il pianista Julian Oliver Mazzariello, proporrà poi un omaggio a Pino Daniele (16 giugno, Parma), mentre il 24 giugno sarà a Medicina, per un incontro al vertice del jazz con il trombonista Mauro Ottolini per il progetto “Storyville Story”. Ottolini sarà poi a sua volta protagonista di un omaggio alle musiche di Mingus assieme ai Quintorigo (29 marzo, Modena), di un programma dedicato a Lester Bowie per il quale condividerà con il trombettista Enrico Rava la leadership di un ampio ensemble (30 aprile, Russi) e di un lounge-jazz dei Licaones, quartetto che vede la presenza solistica anche del sassofonista Francesco Bearzatti (24 marzo, Massa Lombarda), che ritroveremo col suo quartetto l’8 aprile a Ferrara (Jazz Club Torrione San Giovanni), dove renderà omaggio al mitico clarinettista Tony Scott, e poi ancora il 14 aprile a Fusignano, in duo con il fisarmonicista Carmine Ioanna. La tromba di Flavio Boltro sarà invece al centro di una produzione per quartetto jazz ed ensemble di ottoni (l’Orchestra Cherubini Brass 10tet) con un programma di arie d’opera e jazz songs (18 maggio, Correggio).
Gli artisti residenti sono protagonisti anche del festival Ravenna Jazz, che si terrà dal 4 al 13 maggio e il cui programma confluisce nel cartellone di Crossroads. Assieme a loro, tra i vari musicisti ospiti ci sono la cantante Maria Pia De Vito, l’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti, il direttore Tommaso Vittorini, il beatboxer Alien Dee e il sassofonista Mauro Negri. Ospiti in varie location anche il chitarrista e cantante australiano Hugo Race e l’ensemble londinese del tastierista Neue Grafik e poi Matteo Mancuso, la cantante Susana Baca, il sassofonista Daniele Sepe e il sax di Alessandro Scala.
Oltre agli artisti residenti del festival si ascolteranno la tromba di Paolo Fresu, in duo col pianista Uri Caine il pianoforte di Enrico Pieranunzi, che affronterà in trio le pagine di Gershwin, i sax di Javier Girotto, che sovrapporranno jazz e musica argentina, in duo con il fisarmonicista Vince Abbracciante e un altro sax, quello di Nico Gori, impegnato invece in territorio swing con una band di ben dieci elementi. Punti di riferimento assoluto del jazz nazionale sono anche il contrabbassista Furio di Castri, artefice di un omaggio a Frank Zappa in settetto, il trombonista Gianluca Petrella, che porterà a Correggio la sua Cosmic Renaissance con ospite la cantante Anna Bassy e Simone Zanchini, solista alla fisarmonica di una produzione orchestrale di enorme rilievo che vedrà coinvolta l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini diretta da Enrico Saverio Pagano, su musiche di Piazzolla, Galliano e Di Marino.
Ricchissima l’offerta sul fronte delle voci, tra le quali spiccano quelle di Rossana Casale, Karima, Petra Magoni (in duo con Ferruccio Spinetti). John De Leo sarà invece protagonista di due appuntamenti: con i Jazzabilly Lovers a Modena e come solista ospite, assieme alla pianista Rita Marcotulli, di una produzione originale con l’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti e dedicata alle musiche di Elvis Presley. Ma di voci se ne sentiranno davvero moltissime, come quella di Peppe Servillo, che canta Dalla con Javier Girotto e Natalio Mangalavite, mentre sul fronte della musica strumentale segnaliamo almeno il punk western dei Guano Padano.
In più occasioni si arriverà dritti al jazz statunitense, come negli appuntamenti col sassofonista Bobby Watson, col pianista David Hazeltine e con il sassofonista Bob Mintzer, impegnato come solista in una produzione originale con la Jazz in’It Orchestra, ma non mancheranno esempi di jazz modernista, hi-tech, con riflessi blues e chi più ne ha più ne metta. Dalla scena europea arrivano intanto Sarah Jane Morris, Joscho Stephan, Olivia Trummer, Laurianne Langevin e il pianista Cyrille Doublet e il giovane prodigio del pianoforte Antón Cortés, mentre le rotte più esotiche del festival raggiungeranno l’America Latina, con il quartetto della violoncellista e cantante Ana Carla Maza, col trio dell’esuberante violinista e cantante Yilian Cañizares, con il trio del pianista Alfredo Rodriguez, col pianista Amaro Freitas, il duo di chitarre con Romero Lubambo e Chico Pinheiro e nel quartetto di un altro iconico chitarrista, Toninho Horta.