Quando il Liscio incontra il mondo: ecco Balamondo 2025

Primo appuntamento il 19 luglio a San Piero in Bagno

18 luglio 2025

Da una parte la Mirko Casadei POPular Folk Orchestra, dall’altra la Bandabardò: comincia così l’edizione 2025 di Balamondo World Music Festival, con una serata che ha il sapore delle grandi occasioni. La prima tappa del festival, in programma alle 21 del 19 luglio a San Piero in Bagno (Largo Moutiers) segna l’inizio di un viaggio musicale che attraverserà la Romagna e toccherà il Giappone, fino all’EXPO di Osaka, dove la musica di tradizione romagnola sarà protagonista come espressione culturale d’eccellenza della Regione Emilia-Romagna. Protagonista assoluto della kermesse Mirko Casadei, erede del leggendario Raoul, l’artista che ha fatto del Liscio un patrimonio sonoro nazionale. Con la sua orchestra – oggi rinnovata nella forma e nello spirito – Mirko guida il Balamondo con una visione chiara: il Liscio non è nostalgia, ma materia viva.  

“Sono felice ed emozionato – dichiara – per questa nuovo inizio, finalmente riparte il Balamondo. Sono anche soddisfatto perché sia il Ministero che la regione Emilia-Romagna hanno riconosciuto ufficialmente il festival, giunto ormai alla decima edizione, come il più importante festival del Liscio. Questo mi riempie di orgoglio e mi fa ben sperare per un futuro dove le nostre radici, la nostra cultura e le nostre tradizioni saranno ancora per molto tempo al centro del nostro modo di essere, caratteristiche fondamentali per accogliere i tantissimi turisti che tutti gli anni scelgono il nostro territorio per le loro vacanze. IL Liscio rappresenta la nostra storia, il presente ma anche il futuro, grazie anche alle contaminazioni musicali e alle sperimentazioni che, attraverso gli ospiti di Balamondo, ci fanno capire che la nostra tradizione è in continua trasformazione e è sempre attuale. Ci sono tutti i presupposti per la candidatura del Liscio a patrimonio immateriale dell’Unesco, magari nel 2028 quando l’Orchestra Casadei compirà i suoi primi 100 anni di storia.”  

Come da tradizione, la serata inaugurale culminerà nella jam session tra gli artisti: la band toscana e l’orchestra romagnola daranno vita a un intreccio inedito, dove brani storici del folk-rock italiano incontrano classici immortali come “Romagna Mia”, “Ciao Mare” e “Romagna Capitale”. Un’idea, quella dell’incontro tra linguaggi musicali, che fu alla base già della prima edizione del festival nel 1998, quando Raoul Casadei invitò Gloria Gaynor a cantare sulle note del Liscio. Da allora, il Balamondo si è fatto portavoce di una visione: portare il ballo popolare fuori dai confini, contaminare, fondere, ricomporre. Una “world music della Romagna”, come la chiama Mirko, in cui il dialetto si mescola all’inglese, al francese, al salentino e persino al giapponese.

Dopo la partenza da San Piero in Bagno, il festival prosegue il 20 luglio al Lago di Acquapartita con la Festa dei Tifosi del Cesena Calcio, e una speciale esibizione della New Dance Club. Poi toccherà a Cervia (il 6 e 7 agosto) con le serate Super Taranta e l’Orchestra Popolare del Saltarello, al Ferragosto di Gatteo Mare/Cesenatico in collaborazione con ForlìMusica, e ancora a Rimini, dove l’1 e il 2 settembre saliranno sul palco tra gli altri i Nomadi e Paolo Jannacci. Il culmine internazionale sarà però a settembre, con l’attesa partecipazione all’EXPO di Osaka, in rappresentanza ufficiale della Regione Emilia Romagna. Qui, la POPular Folk Orchestra porterà l’identità romagnola attraverso i suoi brani simbolo, ma anche con un’idea nuova di patrimonio: “Non basta conservare – dice Casadei – bisogna far evolvere, contaminare, emozionare. Il Liscio è una lingua viva”.