- Data di pubblicazione
- 18/06/2025
- Ultima modifica
- 18/06/2025
Lugocontemporanea 2025: arte, musica e visioni nel cuore della Romagna
Dal 20 giugno al 20 luglio a Lugo di Romagna
Dal 20 giugno al 20 luglio, Lugo di Romagna torna a ospitare Lugocontemporanea, rassegna multidisciplinare che da oltre vent’anni propone incontri tra musica, arti visive, parola e pensiero critico e che ha saputo costruirsi un’identità precisa all’interno del panorama culturale nazionale con una programmazione che intreccia ricerca artistica, attenzione sociale ed etica e dialogo con il territorio. Una attenzione riconosciuta anche da UNESCO Giovani per l’impegno nella promozione culturale.
Il titolo scelto per la ventunesima edizione della rassegna diretta da John De Leo e Monia Mosconi è EducAid, un tema che ruota attorno all’urgenza educativa, da intendersi come consapevolezza, comprensione delle regole comuni e rispetto degli equilibri naturali. “Educare pensiamo debba principalmente significare istruire alla consapevolezza, ovvero all’emancipazione; educare alla comprensione delle nozioni tutte, comprese le leggi che regolamentano la nostra vita perché vengano rispettate quelle giuste o infrante quelle che non contemplano il bene comune, la convivenza sociale” spiegano i curatori. Il programma si sviluppa nel centro storico di Lugo con la partecipazione di artisti di rilievo nazionale e internazionale e il fil rouge dell’idea di educazione, sviluppato proprio a partire dal legame con EducAid, organizzazione non governativa attiva in ambito socio-educativo, in particolare nella Striscia di Gaza, con cui Lugocontemporanea collabora da anni. Il tema diventa così impulso creativo per un cartellone che unisce musica, arti visive, poesia, scienza, installazioni articolandosi in spazi pubblici e luoghi simbolici della città.
La rassegna si apre il 20 giugno con una performance nelle Pescherie della Rocca: la presentazione della mostra Carte Ferite / Carte Medicate di Denis Riva, artista visivo che lavora sul recupero e la trasformazione di materiali abbandonati, dà vita a un’azione condivisa insieme a John De Leo, Drigo (chitarrista dei Negrita) e Franco Naddei, che per l’occasione costruiscono un paesaggio sonoro in dialogo con il disegno dal vivo dell’artista. L’allestimento della mostra, curato da Massimiliano Fabbri, rimarrà aperto fino al 20 luglio, ospitato tra le Pescherie e la Torre del Soccorso della Rocca Estense. La mostra, che farà da cornice all’intera edizione, è un percorso di quaranta opere su carta tra disegno, pittura e collage, del formato di 30×70 centimetri ciascuna, che si snoda come un film muto o una lunga panoramica in movimento, tra paesaggi, relitti, apparizioni, fantasmi e delicatezze perdute.
In serata, il festival si sposta al Pavaglione, con la presentazione ufficiale e un evento in collaborazione con Ravenna Festival: il concerto The Passion of Octavius Catto del pianista e compositore Uri Caine, affiancato da Mike Boone, Clarence Penn, Ralph Alessi, Achille Succi e la voce di Barbara Walker. Un’opera potente che racconta la vita e la tragica morte di Octavius Catto, attivista afroamericano ucciso nel 1871, in un affresco musicale che unisce gospel, jazz e scrittura orchestrale.
Il 27 giugno, nel Chiostro del Carmine, protagonista sarà Stefano Mancuso con la conferenza Fitopolis, in cui lo scienziato e neurobiologo riflette sul rapporto tra natura e città, sostenibilità e sopravvivenza. A seguire, la serata si chiude con il live di Giulia Barba e Marta Raviglia, duo raffinato che presenta il progetto La Grazia dell’Informe, un intreccio di musica, elettronica e poesia, nato da testi di Virginia Farina. Il 28 giugno, sempre al Chiostro del Carmine, si esibirà in solo la polistrumentista Valeria Sturba, con il suo universo fatto di violino, theremin, synth e looper. Compositrice visionaria e performer eclettica, proporrà brani dal suo nuovo album Le Cose Strane, in un viaggio sonoro tra elettronica e surrealtà. Chiuderà la serata il Quartetto Mirus, formazione cameristica italiana attiva dal 2008 e riconosciuta a livello europeo, con un repertorio che unisce scrittura contemporanea e interpretazione classica.