- Data di pubblicazione
- 12/04/2023
- Ultima modifica
- 12/04/2023
Memoria di ragazza. Deflorian, Demuru e Piseddu leggono Ernaux
Il 13 aprile a Pieve di Cento per Agorà
Estate 1958. Una diciottenne lascia per la prima volta la famiglia per lavorare come educatrice in una colonia di vacanze nella Bassa Normandia. Di questa fase cruciale dell’esistenza, quella in cui ha scoperto sé stessa, l’amore, il sesso, il giudizio, la sete di libertà, racconta Annie Ernaux in uno dei suoi romanzi più intensi, Memoria di Ragazza (edito in Italia da L’Orma, nel 2017). Tra le pagine della scrittrice francese, Premio Nobel per la Letteratura nel 2022, maestra di una scrittura autobiografica che diventa strumento politico e di indagine sociale, cercano risonanze Daria Deflorian, Monica Demuru e Monica Piseddu, tre voci straordinarie del teatro italiano. Alternandosi al microfono, tra una lettura e qualche canzone le tre interpreti restituiscono il pensiero e la parola dell’autrice, raccontando la scoperta e l’esplorazione della vita e del mondo di quella ragazza diciottenne, ancora acerba, l’esperienza dell’amore, del sesso, la voglia di libertà, le aspettative, le inquietudini, la trasformazione in donna e scrittrice. La lettura-spettacolo, che riprende il titolo del romanzo, è in scena per la Stagione Agorà al Teatro Alice Zeppilli di Pieve di Cento il 13 aprile alle 21.
“La ragazza del 1958, quella del 1959, quella del 1960. In altri anni, in altri letti, in altri giri di vita quella ragazza siamo state noi – scrivono -. Ce lo siamo ricordate, lo abbiamo rivissuto leggendo questa autrice e con questa lettura e qualche canzone condividiamo con il pubblico presente il puro e profondo piacere che dà la lettura. La canzone è espansione nel passato, il sentimento felice del tempo”. Della scrittrice francese, Deflorian, che ha curato la lettura, è d’altronde una profonda conoscitrice. Alle sue opere si è ispirata in molte occasioni indirettamente, come riferimento poetico e linguistico, ma anche direttamente, come per la creazione de Il Cielo non è un fondale, spettacolo pluripremiato del 2016, scritto e diretto con Antonio Tagliarini, e per Quella cosa là, racconto teatrale del 2019 ispirato appunto a L’événement, romanzo del 2000 di Ernaux.
Memoria di Ragazza, realizzato nel 2017, è quindi una tappa della ricerca nella scrittura dell’autrice e nella sua potenza, nella sua capacità di scrivere per “disseppellire cose”, di scavare con pazienza dentro ai fatti per far emergere da essi risonanze personali e politiche insieme. La lettura-spettacolo è anche l’occasione per una intensa collaborazione tra tre artiste che condividono un orizzonte poetico e che hanno già lavorato insieme in molti momenti. Oltre ad essere state tutte e tre interpreti nell’Alcesti di Massimiliano Civica (2014), Piseddu e Deflorian già nel 2012 avevano cominciato una collaborazione per Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni di Deflorian/Tagliarini e per Quasi niente, liberamente ispirato al film Il deserto rosso di Michelangelo Antonioni (2018), mentre Monica Demuru ha lavorato con Deflorian/Tagliarini nella performance Quando non so cosa fare cosa faccio (2015) e nello spettacolo Il cielo non è un fondale (2016).