- Data di pubblicazione
- 23/06/2023
- Ultima modifica
- 23/06/2023
In mezzo scorre il Fiume. Arte, musica e natura in Appennino
Dal 25 giugno al 1° settembre
Dal 25 giugno al 1° settembre arte, musica e natura s’incontrano in un festival che abita i magnifici paesaggi dell’Appennino tosco-romagnolo. È In mezzo scorre il Fiume, percorsi fra musica e natura, un cartellone di appuntamenti diretto da Luisa Cottifogli all’interno di Entroterre, il grande festival musicale itinerante dell’Emilia-Romagna, e di Bologna Estate. Alla sua quarta edizione In mezzo scorre il Fiume si snoda tra quattordici comuni dell’Appennino, fra Valsellustra, valli del Sillaro e del Santerno fino alla valle del Senio e alla Val Savena, con una trentina di eventi tra concerti, mostre, incontri e laboratori, il tutto in stretta relazione con il territorio. “Da un flashmob musicale organizzato nel 2019 sul fiume Santerno contro i disastrosi lavori di “pulizia” dell’alveo fluviale, eseguiti da una ditta in realtà interessata solo al commercio di legname sano, – ricorda la direttrice – è nata l’idea di creare un festival che puntasse i fari sulla bellezza del territorio proteggendolo così dal tarlo della speculazione e portandovi “biodiversità” artistica. […] Alla IV edizione del festival si aggiunge ora un preciso scopo solidale e sociale: portare tanti visitatori, portare arte e attività rigeneranti nei luoghi rimasti isolati a causa di frane e alluvioni significa fare comunità e sostenere gli abitanti di questi territori e le loro attività che da maggio sono state drasticamente interrotte.”
Si parte il 25 giugno con un dolce Risveglio in Musica, una passeggiata dal Parco del Donatore AVIS, un piccolo gioiello verde di Borgo Tossignano, verso le rive del fiume Santerno, alla scoperta delle antiche cave di gesso, e poi tornando al parco si ascoltano le voci femminili e i suoni dell’arpa, del flauto e del violino del Lympha Trio. Moltissimi sono gli eventi in cartellone che seguono, tra i quali un concerto – spettacolo dell’Ensemble Mulieris Voces di Firenzuola, diretto dal M° Edoardo Materassi, con racconti e musiche rinascimentali dedicate agli animali e con la voce narrante di Matteo Procuranti (Rocca di Tossignano, 1° luglio), uno spettacolo di tango con i danzatori argentini Walter Cardozo e Margarita Klurfan, accompagnati dalle note del trio Destinacion Tango (Dozza, 2 luglio), una performance di body music, danza e voci del Collettivo Rosario, che esplora pattern diversi da tutto il mondo (Bubano, 8 luglio). E poi una un viaggio nella musica e coreutica indiana con il trio I Rajasthrani (Riolo Terme, 11 luglio), e la musica del percussionista Jader Nonni (16 luglio a Fontanelice).
L’alba che risplende sopra Molino Nuovo, a Castel San Pietro, con un panorama selvaggio e inaspettato che diventa mozzafiato al sorgere del sole, in compagnia delle note di due artisti brasiliani, la cantautrice, poetessa, chitarrista di Bahia, Daniella Firpo assieme a Marco Lobo, il percussionista di Milton Nascimento, è il programma del 30 luglio dal titolo Madrugada, un’alba brasiliana sui calanchi. Mentre il giorno dopo, per Pedras de àgua, le note del brasiliano Marco Lobo si intrecciano a quelle del percussionista Red Roberto Rossi (sulla Riva delle Docciole sul Santerno). Al Molino Scodellino di Castel Bolognese, ultimo esempio esistente dei molini che nel 1400 erano stati costruiti sul canale detto “dei molini”, luogo legato all’acqua e alla pianura romagnola, va in scena il 3 agosto Rumì, viaggio in una Romagna incantata, un progetto immaginifico che l’autrice Luisa Cottifogli porta assieme alle chitarre e live electronics di Gabriele Bombardini e assieme all’artista Andrea Bernabini, che ne cura il video-mapping. L’evento, immerso in suggestive video-installazioni e antichi racconti, unisce magicamente suoni contemporanei e parole di un mondo passato.
Tra musica, visite guidate, escursioni in paesaggi meravigliosi, si arriva fino a fine agosto con ospiti che si avvicendano nelle varie suggestive location, dall’ensemble femminile Mulieris Voces di Firenzuola, ai Campanari di Poggio, ad Angelo Adamo, musicista esuberante, pianista e grande virtuoso dell’armonica, nonché astronomo dell’uomo, i miti che sono legati al cielo; dal duo formato da Roberto Lucanero e Antonio Stragapede al trio di foci femminili Le Croque Madame, dal musicista compositore Gabriele Bombardini all’arpista bretone Marianne Gubri fino a Vincenzo Vasi, uno dei musicisti più eclettici in Italia.