Miti e grandi classici. Il teatro in scena a Veleia

Dal 17 giugno al 21 luglio

04 giugno 2024

Dal 17 giugno al 21 luglio, passato e presente s’incontrano nella magnifica cornice dell’Area archeologica di Veleia (in provincia di Piacenza) grazie al teatro, a grandi artisti di oggi e all’eterna attualità dei testi antichi.  Merito del Festival di Teatro Antico di Veleia, diretto da Paola Pedrazzini, che quest’anno oltre a un programma di sei spettacoli quasi tutti in prima o in anteprima nazionale, regala al suo pubblico l’opportunità di scoprire spazi meno conosciuti dell’area archeologica, come la cosiddetta “cisterna-anfiteatro”, scelta appositamente da Fausto Russo Alesi per la rappresentazione di Ifigenia in Aulide.

Russo Alesi, regista, attore tra i più apprezzati del panorama contemporaneo, ha infatti raccolto il testimone da Marco Baliani come Maestro di Bottega XNL-Fare Teatro 2024, e ha guidato ventidue attori e attrici selezionati da tutta Italia nell’allestimento della grande tragedia euripidea che andrà in scena in prima nazionale dal 21 al 23 giugno. “In un’epoca di sempre più disarmante rimozione collettiva e fragilità democratica – ha spiegato il regista – ho scelto questa tragedia di Euripide, probabilmente l’ultima, che ci racconta l’orrore di tutte le guerre a partire dalle fondative alleanze che generarono quella spedizione contro Troia e il sacrificio della sua vittima innocente, perché penso sia un materiale di lavoro straordinario, universale e di struggente e terribile risonanza nel presente. […] Perché, per cosa e per chi il sacrificio? Perché la menzogna come scelta politica? Perché la guerra? Cosa rappresenta metaforicamente Aulide e di cosa ci parla la sosta in quel luogo? Queste alcune delle domande portanti che mi guidano alla ricerca di un rito collettivo pubblico e privato, nello spazio scelto appositamente per questa rappresentazione; un viaggio attraverso la spirale che ci porta al centro dell’essere umano, degli esseri umani”.

Lo spazio della “cisterna-anfiteatro” scelto da Russo Alesi sarà palcoscenico anche delle altre rappresentazioni in programma. A eccezione dello spettacolo di apertura, l’anteprima del nuovo lavoro di Alessandro Bergonzoni, Sempre sia rodato. 20 prove aperte al chiuso o viceversa, che si vedrà il 17 giugno al Foro. “Di cosa si tratta? – spiega l’irriverente artista bolognese – Si tratta di trattare: donne e uomini da persone, arte con immaginazione, bambini con effusione, volendo creare il ministero dell’intuizione, spasimando per tutto e inscenando lunghi circuiti tra palco e platea. E arrivare a tanto.” Un nuovo capitolo di un artista che da molti anni unisce la sua peculiarità creativa con l’impegno profuso tra pacifismo e lotte sociali. Un grande ritorno è poi quello di Marco Baliani che il 25 giugno presenta in prima nazionale il suo nuovo spettacolo di narrazione, Quando gli dèi erano tanti (per la regia di Maria Maglietta) dedicato alle scritture di Roberto Calasso, intellettuale ed editore di Adelphi.  Il 27 giugno l’appuntamento è invece con una serata speciale pensata per il Festival di Veleia, che vede in scena Stefano Massini. Con le musiche dal vivo di Massimiliano Dragoni, lo scrittore, drammaturgo e narratore conduce il pubblico in un viaggio nel mito che emoziona e fa riflettere.

Prosegue poi a Veleia il pluriennale percorso di ricerca sull’epica del drammaturgo, regista e attore argentino César Brie, ospite del festival con due spettacoli. Il 14 luglio in doppia replica va in scena (dopo il successo del 2023 sempre a Veleia) Anchise, testo e regia di Brie, anche in scena con Davide De Togni, Tommaso Pioli, Annalesi Secco, Alessandro Treccani: prima tappa del dittico ispirato all’Eneide di Virgilio e all’affascinante, poco indagata figura mitica di Anchise, il mortale che si unì alla dea Afrodite ma anche il vecchio che partì da Troia in fiamme portato in braccio dal figlio Enea. Dal 19 al 21 luglio si vedrà invece in prima nazionale Il lago dell’oblio, il suo nuovo, inedito spettacolo, da lui scritto, diretto e interpretato, ispirato al sesto canto dell’Eneide di Virgilio, quello della discesa agli inferi, seconda tappa di un dittico sull’epos latino iniziato appunto con Anchise.

Non mancherà uno spazio riservato ai più piccoli con Veleia ragazzi, sezione del Festival dedicata a bambini e adolescenti e formata da percorsi laboratoriali, diversificati in base all’età, progettati per sviluppare attraverso i meccanismi del gioco e dell’arte la relazione empatica e la creatività nei più giovani.