Prima mondiale di Vandekeybus annullata. Ma la sostituisce un film del coreografo fiammingo

Dal 30 ottobre in streaming sul sito e sui social del Comunale di Ferrara

30 ottobre 2020

Era tra gli spettacoli più attesi di quest’anno l’incontro epocale tra gli universi artistici di Wim Vandekeybus, Olivier de Sagazan e Charo Calvo insieme per il nuovissimo Hands do not touch your precious me, ma assieme ai cartelloni di tutta Italia la nuova serrata dei teatri ha fatto saltare anche questa preziosa prima mondiale in programma il 30 ottobre al Teatro Comunale di Ferrara. Si proverà a riprogrammarla, fanno sapere dal teatro, ma intanto i moltissimi spettatori appassionati delle opere di Vandekeybus potranno rincuorarsi guardando uno dei film più belli del regista e coreografo fiammingo che ha cominciato la sua carriera come fotografo, fino all’incontro con Jan Fabre che lo ha introdotto nel mondo della performance. Mondo nel quale la sua arte, tra danza e cinema, è riconosciuta oggi come espressione tra le più mature e originali della contemporaneità.

A partire dal 30 ottobre alle 21 (per una settimana), sul sito e sui social del Comunale andrà infatti in streaming Here After, un adattamento cinematografico della sua performance Puur. Spaziando tra fiction e danza, il film mescola frammenti del corto in Super8 che faceva già parte della performance presentata ad Avignone nel 2005, con sequenze di danza in cui gli artisti danzano sui suoni del compositore italiano Fausto Romitelli e sulla musica lirica di David Eugene Edwards. Nello stile inconfondibile dell’artista, che intercetta sentimenti nascosti e li fa emergere in purezza dal movimento, i corpi dei performer raccontano emozioni e traumi legati alla memoria di un infanticidio. Here After racconta infatti la storia di una comunità isolata, in cui un tiranno assetato di potere ordina un infanticidio.

“Questa storia – racconta il regista stesso – è conosciuta nella religione cristiana come la “strage degli innocenti” voluta da Erode, che diede ordine di uccidere tutti i bambini al di sotto dei due anni, per eliminare quello che diventerà il nuovo leader, il re annunciato. La storia è molto simile alla nascita di Krishna, di 5000 anni fa. In qualche modo, le storie incredibili viaggiano nel tempo; ho deciso di lavorarci nel 2005 sul palco – continua il regista belga – La crudeltà del tema ha portato da una parte a un film in super8, in cui tutti i personaggi muoiono. Sul palco invece ci siamo incontrati nell’Here After, ovvero nell’aldilà, un posto dove la passione umana era più sopportabile e più rappresentabile in astratto”.