Natura, ecologia, tradizioni e grande musica. La II edizione di Romagna in Fiore

Dal 10 maggio al 2 giugno

28 marzo 2025

Modena City Ramblers, Raphael Gualazzi, PFM, Noa sono solo alcuni dei nomi della line up di una rassegna unica nel suo genere che celebra la grande musica rinunciando agli imponenti apparati che caratterizzano i grandi concerti. Ovvero, senza palchi ingombranti e senza luci artificiali, immersi nella meraviglia di spazi aperti che si possono raggiungere a piedi o in bicicletta. È Romagna in Fiore, la rassegna ecosostenibile, diffusa e in dialogo con le comunità creata da Ravenna Festival nel 2024 per i territori più duramente colpiti dall’alluvione dell’anno precedente. Quest’anno la kermesse torna, con un percorso di musica e bellezza in direzione ostinata e contaria a quello delle alluvioni,  con nove appuntamenti pomeridiani in altrettante località della Romagna, dal 10 maggio al 2 giugno. Protagonisti sono artisti italiani e internazionali dalla sensibilità green ma soprattutto le comunità locali, con il patrimonio di natura e tradizioni che custodiscono: un dono per gli spettatori e le spettatrici che vorranno raggiungere questi speciali “siti d’arte”. 

Si apre il 10 maggio a Faenza, capitale delle ceramiche, presso Castel Raniero, dove fra il 1926 e il 1932 fu creata una colonia elioterapica e che oggi è “casa” dell’ormai storico festival folk La Musica nelle Aie. All’opening act del cantautore romagnolo Martino Chieffo, in collaborazione con il MEI di Faenza, segue il concerto dei Modena City Ramblers. L’11 maggio appuntamento a Traversara, frazione di Bagnacavallo fra le località più duramente colpite dall’esondazione del Lamone a settembre. Alla Torre, probabilmente eretta nel 1371, si esibisce il cantautore e pianista Raphael Gualazzi, artista poliedrico dall’anima jazz. Il 17 maggio è invece la volta de I Patagarri – travolgente rivelazione di X Factor che oscilla fra swing, jazz e swag band. Li si potrà incontrare a Modigliana, all’interno della foresta di Montebello, una riserva, nata negli anni Cinquanta come parte integrante di un programma nazionale di rimboschimento. Il 18 maggio l’appuntamento è con i Quintorigo e John De Leo, il loro primo cantante e una delle grandi voci della scena non solo italiana. La celebrazione del quarto di secolo dell’album “Rospo” è l’occasione di riprovare l’ebbrezza di una visione musicale che unisce rock e cameristica, prog e jazz. Il concerto è ospitato dall’Azienda Agricola Clorofilla sulle colline di Mercato Saraceno. 

Da non perdere il 24 maggio un’accoppiata particolare: la versatilità del violoncellista e compositore olandese Ernst Reijseger incontra infatti la tradizione popolare della formazione vocale sarda Cuncordu e Tenore di Orosei per The Face of God, nella “scenografia” di Borgo Tossignano, nel territorio bolognese nei pressi di Imola. Il 25 maggio il Parco Urbano Franco Agosto di Forlì accoglie la Premiata Forneria Marconi che rende omaggio a Fabrizio De André in occasione dell’85° anniversario della sua nascita. L’opening act è invece affidato a Al Caravël, con un poema musicale in dialetto forlivese. Il 31 appuntamento al Mulino Scodellino, a un paio di chilometri dal centro di Castel Bolognese, dove saranno protagonisti i Savana Funk, esplosiva band emiliana che dalle origini underground è arrivata anche al palcoscenico del Concerto Primo Maggio a Roma un paio di anni fa, con un mix di black-music, rock e afrobeat. Il 1° giugno Romagna in fiore ritorna invece alla Torraccia di Ravenna, in uno dei terreni di C.A.B. TER.RA., prima cooperativa agricola della provincia dove (in collaborazione con il Festival delle Culture) andranno in scena il concerto della cantautrice maliana Fatoumata Diawara, carismatica portabandiera della nuova scena musicale africana, e quello di Bab L’ Bluz, gruppo franco-marocchino che combina la musica tradizionale Gnawa e Hassani con rock, suoni psichedelici e blues. Si chiude il 2 giugno a Riolo Terme con la cantautrice, poetessa e attivista israeliana Noa, preceduta in scena dal Coro a Coro guidato da Rachele Andrioli. L’appuntamento è alla Casetta del Vento, uno dei tre poderi sul crinale sovrastante il vecchio campo da golf. 

La rassegna è organizzata da Ravenna Festival in collaborazione con Regione Emilia-Romagna, Provincia di Ravenna, Provincia di Forlì-Cesena e i Comuni delle località interessate.