- Data di pubblicazione
- 16/09/2024
- Ultima modifica
- 16/09/2024
Nikita, un’eccezionale vita qualsiasi. A perAspera Festival il nuovo lavoro di Francesca Sarteanesi
Il 19 settembre al LabOratorio San Filippo Neri
Un giorno, in un luna park. Una donna, dietro un parapetto, vomita un soliloquio su un’altra donna che invece resta del tutto muta. Una è Nikita, una tipa forte che vuole avere sempre avere ragione, l’altra è la vittima designata, una donna remissiva che non può far altro che soccombere sotto i colpi della narrazione mitomane della prima. A dare corpo, voce e personalità a Nikita è Francesca Sarteanesi, attrice e autrice, voce originale e inconfondibile della scena contemporanea italiana.
Dopo Bella Bestia del 2019, e Sergio del 2020, spettacolo che le è valso una candidatura al Premio Ubu come miglior attrice/performer dell’anno, Sarteanesi (con la co-drammaturgia e ideazione di Tommaso Cheli) ha ora dato vita a un nuovo lavoro, ancora una volta un ritratto sui generis, che trae il titolo proprio dalla protagonista cui lei stessa dà voce e corpo, Nikita, appunto (mentre l’altra donna è interpretata da Alessia Spinelli). Lo si vedrà in anteprima regionale a Bologna nell’ambito del festival perAspera, il 19 settembre all’Oratorio di San Filippo Neri. Una bella occasione per incontrare un mondo poetico ricchissimo, fatto di parole che evocano microcosmi popolari, vividi, pieno di dettagli esilaranti, tragici e poetici, come anticipano le note di regia che offrono un assaggio del ritratto e dello stile che abiterà la scena: “Per compleanni, matrimoni e altre occasioni, Nikita arriva sempre con un regalo impacchettato perfettamente dentro una carta a fiori blu. L’aspettativa è alta. Eppure, in breve, l’eccitazione lascia campo libero alla delusione. Nikita assiste allo spacchettamento. Il regalo è un centrotavola di porcellana, neanche brutto, ma spaccato in più parti. “Oh, mi si deve essere rotto nel tragitto. Mi dispiace”. La frase è confezionata meglio del regalo. La immaginiamo incartare il regalo, fare un bel fiocco al centro e poi colpirlo con il batticarne. Nikita si lava a pezzi, non entra mai nella vasca e tantomeno fa la doccia. L’odore non è lo stesso, ma lo camuffa bene con i Tesori d’Oriente. Dice di adorare l’Oriente e una volta è arrivata fino a Lignano Sabbiadoro. “È l’America che ci ha rovinato”, ripete spesso, forse perché ha in testa un’idea di società vagamente comunista. Proprio lei che non sa condividere nemmeno una bottiglia di rosso della casa”.
Per molti anni Sarteanesi è stata una delle anime della compagnia toscana Gli Omini, tra le formazioni protagoniste del panorama nazionale, esempio perfetto di un nuovo filone di drammaturgia che unisce l’indagine sociologica a un registro comico/brillante. Di questa lunga esperienza rimane certamente traccia nel percorso da autrice e performer “solista” che Sarteanesi ha intrapreso dal 2018 con un riscontro di pubblico e critica immediato, complice anche il suo eccezionale talento di ritrattista che la sta evidentemente guidando nell’allestire una galleria di vivide figure popolari, “frammenti di vite qualsiasi” per citare le sue stesse parole.