Nuove generazioni in scena. La quarta edizione di Scenario Festival

Dal 27 al 31 agosto a Bologna

26 agosto 2021

Si terrà dal 27 al 31 agosto a Bologna la quarta edizione di Scenario Festival, la kermesse organizzata dall’Associazione Scenario e diretta da Cristina Valenti, nata dallo storico premio che da oltre trent’anni attraverso un sistema capillare di partnership setaccia l’Italia teatrale alla ricerca dei giovani talenti under 35. Com’è ormai tradizione nel programma s’intrecciano le diverse generazioni artistiche chiamate in causa da Scenario: quelle presenti, appena scovate dal Premio, e quelle precedenti, che comprendono artisti ormai affermati emersi dalle passate edizioni. Spettacoli, film e laboratori andranno in scena nell’ambito di Bologna Estate 2021, in varie location dell’area della Manifattura delle Arti di Bologna, compreso il DAMSLab, partner del progetto assieme a DAMS50.

 

Cuore del festival è la finale della diciottesima edizione del Premio che comprende dieci corti teatrali di venti minuti che si contenderanno due premi da 8.000 euro e due segnalazioni da 1000 euro. Il 27 e 28 agosto nel teatro del DAMSLab si potrà dunque assistere ai sei progetti in concorso per Scenario: Biancaneve e i sette nazi di FanniBanni’s (Modena), Tonno e Carciofini – Una storia wrestling di Impegnöso/Röhl/Sësti (Foligno, Pg), Le Etiopiche di Mattia Cason (Belluno), Materiali per la morte della zia di Brìbude Teatro (Varese), Still Alive di Caterina Marino (Roma), Surrealismo capitalista di Baladam B-side (Modena); e ai quattro in finale per Scenario Periferie: Boiler Room – Generazione Y di Ksenija Martinovic (Udine), Il Canto del Bidone di Generazione Eskere (La Spezia), Soggetti fragili di Andrea Lucchetta (Napoli), Topi di Usine Baug (Bresso, Milano). Il 29 in replica i quattro progetti vincitori.

Sarà invece il palco all’aperto del Giardino del Cavaticcio a ospitare alcuni spettacoli di artisti emersi durante la storia del premio. Si parte il 27 agosto con Calcinculo di Babilonia Teatri, uno spettacolo in forma di musical che fotografa il nostro oggi con le sue perversioni, mentre il 28 agosto è la volta di Marco D’Agostin, tra i più significativi e apprezzati danzatori e coreografi dell’ultima generazione, che nell’ambito di una personale organizzata da ERT e di un focus realizzato in collaborazione con DAMS50, presenta Avalanche, spettacolo in cui due esseri umani sono come Atlanti che camminano all’alba di un nuovo pianeta, dopo essersi caricati sulle spalle la loro millenaria tristezza. Domenica 29 agosto Cristiana Minasi, attrice e regista siciliana della compagnia Carullo-Minasi, vincitrice del Premio Scenario per Ustica 2011, accoglierà invece il pubblico e gli artisti al DAMSLab con l’ormai tradizionale TALK, una dichiarazione di poetica per i giovani artisti che concludono il percorso del Premio. Il 30 agosto si potrà invece vedere Il Colloquio di collettivo lunAzione, spettacolo che fotografa tre donne in coda all’ingresso di un carcere, in attesa dell’incontro con i propri cari detenuti. A concludere il Festival il 31 agosto Caroline Baglioni e Michelangelo Bellani con Mio padre non è ancora nato, storia di un uomo di sessant’anni che ha avuto un’amnesia temporanea.

Accanto agli spettacoli il programma comprende anche un tavolo critico su Scenario coordinato da Stefano Casi, alcuni laboratori e la proiezione DAMSLab del pluripremiato film di Emma Dante Le sorelle Macaluso e de I giorni della vendemmia, opera prima di Marco Righi che vede tra i protagonisti Marco D’Agostin. Si segnala infine che in occasione del decennale dell’edizione del premio vinto da Matteo Latino, giovane artista scomparso il 30 marzo 2015, Scenario ha organizzato un breve ricordo in apertura del festival, con parole, immagini e ricordi dedicato al creatore di Infactory.

Scenario Festival è realizzato con il contributo di MiC, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, in collaborazione con Cassero LGBTI + Center, Gender Bender, ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione, Cronopios, Il Cameo.