- Data di pubblicazione
- 03/02/2020
- Ultima modifica
- 03/02/2020
Parola alle donne! La stagione del LabOratorio di San Filippo Neri
Fino a maggio a Bologna
Sarà una stagione che mette al centro la voce delle donne, il pensiero e la creatività femminile, quella del LabOratorio di San Filippo Neri, spazio della Fondazione del Monte di Bologna dove Misamaonda ha messo insieme un cartellone di appuntamenti in cui, spiega la direttrice Mariangela Pitturru “le donne sono, una volta tanto, in maggioranza. Schiacciante”. Sarà quindi un 2020 di arte, filosofia, teatro, musica, scienza e legge all’insegna di linguaggi, pubblici e forme trasversali in cui il passato e il presente del sapere e delle battaglie condotte dalle donne si passano il testimone per immaginare un futuro nuovo e certamente più ricco. Come nel caso della piccola Emilia, la figlia di pochi mesi di Paola Aiello, attrice e drammaturga con Nicola Borghesi ed Enrico Baraldi di Kepler 452, al centro di Questo spettacolo si chiama Emilia (in scena il 29 maggio), in cui l’artista, dopo un percorso di ricerca condotto col gruppo, porterà in scena domande e risposte sulla questione di genere.
Ed è proprio attraverso il teatro che la straordinarietà di donne che hanno lasciato (o stanno lasciando nel nostro tempo) un segno nella storia potrà rivivere nelle voci e nei corpi di interpreti eccellenti come Ottavia Piccolo ed Elena Bucci che rispettivamente l’8 marzo e il 14 maggio presentano una versione site specific dei loro spettacoli dedicati ad Anna Politoskaja e Oriana Fallaci, mentre il 16 maggio Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi di Ateliersi racconteranno Lea Melandri (presente in scena), figura centrale del femminismo italiano, attraverso una rilettura delle lettere della rubrica da lei curata per il settimanale Ragazza in, che farà risuonare le inquietudini degli adolescenti degli anni ottanta in quelle dei giovani di oggi. Il 27 marzo la sensibilità drammaturgica e da interprete di Anna Amadori attraverserà invece, in forma di reading, tre racconti della canadese Premio Nobel Alice Munro. Molti altri sono gli appuntamenti in cui letteratura e scena si mescolano, come nel caso di Sabrina Impacciatore che il 7 febbraio interpreterà due delle Eroidi nate da Ovidio e riscritte da Valeria Parrella (Didone) e Ilaria Bernardini (Ero) nel volume collettivo edito da Harper Collins, mentre il 17 maggio Mariangela Gualtieri, protagonista del Festival Men-sa con il filosofo Umberto Curi, interpreterà Bello Mondo, brani tratti dalle sue raccolte di poesie.
La voce del giornalismo al femminile risuonerà invece ampiamente in Oratorio grazie alla presenza di Lilli Gruber, Milena Gabanelli, Federica Angeli, Giulia Innocenzi, Agnese Pini, Marianna Aprile, Bianca Berlinguer e Serena Dandini, il cui Catalogo delle donne valorose che ha ispirato lo spettacolo di e con Lella Costa in scena nella stagione 19/20 del Duse. Nell’occasione, il pomeriggio del 29 febbraio, una ventina di ragazzi saliranno sul palco per raccontare il loro pantheon femminile grazie alla onlus The Circle, network di donne che sostiene progetti a favore delle donne che vivono in difficoltà in Italia e nel mondo, che ha deciso di seguire lo spettacolo con una challenge social, #ioballoperlei, volta a conoscere chi sono le valorose per gli under 20.
Da non perdere, tra gli incontri, l’appuntamento del 16 aprile con l’avvocatessa Caty La Torre, attivista Lgbt che agisce in difesa dei diritti di chi subisce atti d’odio con il progetto #odiareticosta e che al San Filippo Neri dialogherà con la monaca Mariachiara Piccinini. Filosofia e scienza sono invece rappresentate rispettivamente da Michela Marzano che il 5 marzo propone una lectio sull’amore partendo dal suo ultimo romanzo Idda, e della fisica Gabriella Greison, che il 16 febbraio allestirà un racconto scenico tra le biografie delle sue illustri antenate Marie Curie, Lise Meitner, Emmy Noether, Rosalind Franklin, Hedy Lamar e Mileva Mari. Tra le interpreti trentenni la stagione ospiterà anche Emanuela Fanelli, già attrice per Corrado Guzzanti e tra le altre cose protagonista della nota clip L’immigrato di Checco Zalone, e Martina Dell’Ombra, influencer seguitissima sui social, mentre del giro di boa dei quarant’anni racconterà la scrittrice e blogger Enrica Tesio accompagnata dal cantautore Mao.
Sul fronte musicale appuntamento con l’esplosiva cantautrice Roberta Giallo che il 4 marzo renderà omaggio a Lucio Dalla con uno spettacolo che ne rievocherà testi, melodie e aneddoti insieme al critico musicale Ernesto Assante, mentre sul versante dei libri sono attesi Francesca Barra e l’attore Claudio Santamaria col loro romanzo La giostra delle anime, oltre a tre sabati pomeriggio di marzo dedicati dalla casa editrice Il Mulino alle eccellenze femminili della matematica.
Se la presenza delle donne è schiacciante, non mancano gli appuntamenti coi talenti maschili, a partire da una personale dedicata a Stefano Benni, il quale renderà omaggio al grande rivoluzionario del jazz Thelonious Monk, a Dino Buzzati e a Edgard Allan Poe. Grande ritorno anche per il regista argentino Cesar Brie, alla guida di un laboratorio sull’ “eterno femmineo” con gli allievi della Scuola di Teatro di Bologna, gli stessi che hanno aperto la stagione del LabOratorio il 30 gennaio guidati da Vittorio Franceschi per celebrare il Giorno della Memoria appena trascorso. Ancora, tra gli ospiti, Sergio Conforti/Rocco Tanica, ex di Elio e le Storie Tese, e lo scrittore Francesco Abate.
Tra i festival ospitati si segnalano Musica Insieme e Bologna Festival, ma anche Performazioni della compagnia Instabili Vaganti che lancia come sempre uno sguardo verso il mondo, così come lo spettacolo per famiglie 1+1 in scena il 20 febbraio, una coproduzione italo-iraniana che Guglielmo Papa ha realizzato con l’attore iraniano Omid Niaz in cui due uomini diversi, che non parlano la stessa lingua, divisi dentro una stessa terra, si sentono lontani e soli fino a sentire il bisogno l’uno dell’altro.